Le punture di insetto, in molti casi, sono fastidiose. In altri provocano dei disturbi fisici più o meno evidenti. Ad esempio, sei stato punto e hai trovato ponfi o punture misteriose sul tuo corpo o quello di un tuo familiare. Hai una sensazione di prurito che ti accompagna in continuazione, ti gratti fino a ferirti e hai la sensazione che qualcosa ti cammini sulla pelle. La puntura di insetto con gonfiore è un classico. Sei preoccupato per questi morsi e non sai cosa fare. Prima di aiutarti a capire come riconoscere i morsi di insetto e le punture di eventuali acari o cimici ti diamo qualche indicazione per muoverti nel momento in cui ti rendi conto che hai una mano gonfia o un piede con un prurito che ti accompagna da giorni.
Quali sono i principali morsi di insetti
Le punture di insetto possono essere causa di gonfiore, prurito e fastidio. In alcuni casi i morsi possono provocare forti reazioni allergiche. Capire qual è l’insetto o il parassita che sta rovinando le tue giornate non è un compito facile. Fortunatamente sono pochi gli artropodi che infestano direttamente l’uomo. Tra questi ricordiamo:
Pidocchi
Ne esistono di tre tipi: testa, corpo, pube. Lunghi pochi millimetri, sono insetti che si cibano del sangue. Si trasmettono tramite contatto fisico con una persona infestata. I più comuni sono quelli della testa che vivono tra i capelli e sono più frequenti nei bambini. I pidocchi non sopravvivono a lungo per cui non è necessario trattare la casa con insetticidi.
Acari della scabbia
Sono microscopici e si cibano della pelle umana scavando delle gallerie sotto la cute. Producono un prurito intenso, soprattutto di notte. Si trasmettono tramite il contatto fisico con una persona o un animale infestato. Non è necessario disinfestare casa.
Altri insetti
Questi casi riguardano animaletti che non solo mordono lasciando dei segni ma infestano l’essere umano. Altri artropodi, parassiti o insetti possono invece entrare o essere trasportati dentro le nostre case e pungere l’uomo quando si trovano a stretto contatto. Tra questi abbiamo le zanzare, le formiche, gli acari. Approfondiamo meglio l’argomento e cerchiamo di capire come riconoscere le punture di insetto partendo dalle reazioni cutanee.
Come riconoscere i morsi di insetto
Riconoscere con certezza cosa sta causando le lesioni, le punture o il prurito intenso è invece fondamentale per risolvere il problema in maniera definitiva. In questo modo è possibile prevenire infezioni da punture di insetti, reazioni allergiche o semplicemente si può attenuare gonfiore e prurito. A nessuno piace svegliarsi con la pelle piena di bolle. Ecco come riconoscere le punture di insetti in casa o in giardino.
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Morso di uno scorpione
Utile riconoscere punture e morsi degli scorpioni. Gli scorpioni presenti in Italia non rappresentano, di norma, un pericolo in quanto dotati di un veleno scarsamente attivo nei confronti dell’uomo e le loro punture sono paragonabili a quelle delle vespe.

La maggior parte degli scorpioni nel nostro paese appartengono al genere Euscorpius, animali poco aggressivi che preferiscono la fuga all’attacco. Le chele costituiscono la loro arma principale e utilizzano il pungiglione solo quando si sentono minacciati. In caso di puntura, riconoscibile come mostra l’immagine da ampia zona di colore rosso intenso, è importante non lasciarsi prendere dal panico. Non applicate lacci che stringano la zona colpita né tentate di succhiare via il veleno con la bocca. Quello che potete fare è:
- immobilizzare la zona colpita,
- spremere la pelle per far fuoriuscire il veleno,
- applicare del ghiaccio per mitigare il dolore.
Si consiglia per ogni dubbio di chiamare il centro antiveleni più vicino e identificare, se possibile, lo scorpione. In ogni caso bisogna debellare lo scorpione in casa. Come? Usa il nostro kit di disinfestazione fai da te contro gli scorpioni.
Cosa fare se vieni morso da uno scorpione?
Se accusate delle reazioni più gravi ma comunque limitate alla zona di puntura (dolore molto forte, gonfiore) potrebbe essere utile assumere farmaci antidolorifici e antiedematosi. Se invece le reazioni interessano il corpo a livello sistemico, potenzialmente pericolose per la vita, è necessaria l’ospedalizzazione della persona punta.
Punture di flebotomi o pappataci
Sono punture provocate da piccoli ditteri, spesso confusi con le zanzare, che in genere provocano punture assai pruriginose e spesso di dimensioni più ampie rispetto a quelle delle zanzare. Come puoi vedere dalle immagini i morsi sono numerosi, con macchie diffuse.

I pappataci sono insetti silenziosi e non producono il ronzio delle zanzare, sono molto difficili da individuare. Le punture si localizzano nelle parti basse del corpo (caviglie e gambe) in quanto i flebotomi hanno un range di volo in altezza ridotto rispetto a quello delle zanzare. Hanno abitudini crepuscolari e notturne. Sono responsabili della Leishmaniosi canina, malattia potenzialmente trasmissibile all’uomo tramite lo stesso insetto. Consigliato anche il trattamento ambientale.
Punture di zanzara
Una puntura di zanzara si presenta come una piccola bolla sotto pelle più o meno arrossata, rotonda, in grado di causare molto prurito e fastidio. La bolla compare poco tempo dopo la puntura e scompare nel giro di 2-3 giorni. Ecco un’immagine con una puntura di zanzara.

Su persone allergiche, o che non hanno ancora sviluppato una propria immunità, le punture possono dare sfogo a vere e proprie vesciche. Ecco ancora alcune immagini di punture di insetto riconducibili alle zanzare che hanno causato delle reazioni allergiche.

Alcune zanzare hanno abitudini notturne, altre crepuscolari e diurne (zanzara tigre), per cui di fatto le punture sono possibili durante tutto il giorno. Quali sono le abitudini? Le zanzare femmina iniziano a pungere nei mesi primaverili fino ad autunno inoltrato. Sempre più frequenti sono le segnalazioni di punture nei mesi di dicembre e gennaio dato l’aumento delle temperature e l’abitudine di alcuni tipi di zanzara a svernare dentro casa. Se hai un’infestazione puoi ricorrere al kit conto le zanzare fai da te per interni e esterni.
Morsi di zecca
I morsi delle zecche sono generalmente indolori e non lasciano tracce, per cui è difficile sapere se si è stati punti da questo insetto (in realtà sono acari, non insetti).

Non è facile scoprire le zecche. Potremmo accorgersi della presenza perché le vediamo camminare per casa. Più frequente quando con noi vive un animale domestico. Il più delle volte ci accorgiamo della loro puntura solo perché le troviamo attaccate sulla pelle. Solitamente sostano sull’ospite dai 3 ai 6 giorni, per cui è abbastanza facile individuarle. In ogni caso ti lasciamo una fotografia in alto per aiutarti in quest’opera.

Le zecche preferiscono mordere nelle zona più calde del corpo. Sulla nuca o alla base dei capelli e sul collo, sotto le ascelle o dietro le ginocchia, sul linguine o sui fianchi. Le hai viste in casa ma hai ancora qualche dubbio? Ecco come riconoscere le zecche. Per uccidere e risolvere il problema sul nascere usa il nostro sistema contro pulci e zecche, un kit fai da te.
Alcune zecche possono essere pericolose, in quanto portatrici di malanni tra cui la famosa malattia di Lyme. Questa può dar vita a un rash cutaneo di forma concentrica e altri sintomi che però si palesano molto tempo dopo: dolori muscolari, mal di testa e febbre alta.

Più la zecca rimane attaccata al corpo e più le probabilità che possa trasmettere una malattia sono alte.
Per cui è importante ispezionare le parti del corpo dopo lunghe passeggiate in campagne e boschi ed estrarle il prima possibile una volta scovate sulla pelle.
Morso di ragni
La maggior parte dei morsi di ragno non è pericolosa e a meno di reazioni allergiche individuali, regredisce senza trattamenti particolari. I morsi all’uomo sono accidentali e avvengono quando il ragno si ritrova a stretto contatto con la pelle umana.
Di notte tra le lenzuola, indossando abiti in cui il ragno si è rifugiato o calpestandolo per sbaglio a piedi nudi. È importante specificare è che il morso del ragno può anche non essere avvertito sul momento. Come riconoscere le punture di insetti come i ragni?

Il dolore, che varia da lieve a severo, inizio dopo 2-8 ore. Il veleno iniettato può provocare gravi ulcerazioni e necrosi delle parti colpite che hanno bisogno di molto tempo per guarire. Si possono accompagnare a febbre e a una eruzione cutanea sul corpo che provoca prurito.
Vi può essere più raramente anche un interessamento sistemico come debolezza, dolori articolari e muscolari, insonnia, irrequietezza, faringite e rash cutaneo. I sintomi da punture di insetti con gonfiore eccessivo hanno generalmente inizio dopo 2-6 ore dal morso.
Cosa fare dopo il morso di un ragno
Una raccomandazione per le forme non necrotiche è di riposare, di applicare impacchi freddi, di comprimere e mantenere sollevata la parte colpita (in caso degli arti). Se trascorse 24h la ferita continua a peggiorare sarà bene rivolgersi al proprio dermatologo.
Punture di acaro
Le punture del Pyemotes (anche detto acaro del tarlo) provocano una reazione cutanea ritardata rispetto alla puntura e possono assumere la cosiddetta conformazione a cometa che le rende inconfondibili. Vale a dire lunga come la coda di una stella cadente, guarda l’immagine in basso.

Sono presenti in ambienti dove sono in corso infestazioni di tarli. Occorre quindi risolvere la fonte del problema per eliminare completamente la loro presenza.
Per quanto riguarda gli acari della polvere invece è necessario sapere che questi non pungono, come molti credono, ma il contatto con i loro prodotti di rifiuto, come le feci, presenti nei tappeti, nelle stoffe dei divani e nei letti, può provocare delle reazioni allergiche con l’insorgenza di rash cutanei. Parliamo di irritazioni della pelle caratterizzate da zona arrossata con eruzioni e vescicole che possono essere scambiate per punture.

Oltre ai problemi cutanei e dermatologici, sulle persone possono presentarsi forme di asma, arrossamento degli occhi, respiro sibilante e altri sintomi allergici da esporre al medico. Gli acari della polvere sono responsabili del 25% delle allergie nel mondo.
Morsi di pidocchi
Si presentano come piccole macchie di colore rosso e causano elevato prurito. Chiamare immediatamente il medico, affinché l’infezione non si espanda in altre zone del corpo.
In genere non è necessario ricorrere a trattamenti ambientali in quanto i pidocchi generalmente non sono in grado di sopravvivere a lungo lontano dal proprio ospite.
Morsi di formiche
Alcune formiche possiedono mascelle in grado di infliggere morsi molto dolorosi che causano infiammazione e bruciore. L’infiammazione si manifesta con un’eruzione bianca.
Parassiti del tarlo del legno
Un particolare tipo di imenottero è lo scleroderma domesticum, piccolo parassitoide del tarlo del legno che può accidentalmente pungere l’uomo all’interno di case infestate dai tarli.
Benché visibile a occhio nudo, simile a una formica delle dimensioni di una capocchia di spillo, lo Scleroderma spesso passa inosservato mentre si evidenziano le sue punture sulle parti del corpo che possono venire a contatto con suppellettili infestate.

Le punture avvengono nel periodo primaverile-estivo, più spesso di notte. Le punture sono dolorose per via del veleno iniettato e provocano la comparsa di papule dure arrossate con centro giallastro, che causano prurito e possono persistere più di una settimana.
Inoltre le punture sono multiple e sparse in ordine casuale sulla pelle. In genere le punture si hanno a carico di addome e glutei. Nel caso di soggetti con pelle particolarmente sensibile agli artropodi si possono manifestare dermatiti (orticaria papulosa) accompagnate dalla presenza di vesciche e di sintomi quali febbre, malessere e nausea. In ogni caso è sempre preferibile consultare il proprio dermatologo.
Cosa fare in caso di infestazione da tarlo
Nel caso dello scleroderma, così come per il Pyemotes o acaro del tarlo, una disinfestazione è sicuramente consigliata per prevenire altre punture e dovrà essere mirata nello specifico all’eliminazione dei tarli del legno.
Punture di api, vespe o calabroni
Riconoscere punture e morsi di calabroni, vespe e api è facile. Sono attacchi dolorosi per cui il soggetto colpito si accorge immediatamente della presenza dell’insetto.
Vespe, api e calabroni sono dotati di un pungiglione all’estremità del corpo che può essere lungo anche diversi millimetri. Il pungiglione è connesso a una cavità interna al corpo contenente un veleno che viene iniettato con la puntura. Il veleno è molto tossico ma le quantità iniettate sono piccole e non costituiscono un pericolo in linea di massima.
Per correre rischi, una persona normale dovrebbe essere punta più di cento volte. Questo non è un buon motivo, però, per non debellare definitivamente vespe da casa.

Le punture di questi imenotteri spesso provocano arrossamento, rigonfiamento o edema (appare una parte chiara al centro dell’arrossamento), dolore acuto e prurito. Nella foto puoi vedere un classico morso di vespa con contorno giallognolo e dolorante.
Differenza tra morso di vespa, ape e calabrone
Il pungiglione delle api è seghettato, dopo la puntura resta conficcato nella pelle. La punta va estratta entro 20 secondi dal morso per evitare che il veleno entri in circolo.
Il pungiglione conficcato appare come un punto nero al centro di una chiazza di pelle arrossata con attaccata una piccola sacca biancastra contenente il veleno. Per estrarlo è necessario utilizzare delle pinzette o le unghie ricordando di non spremere la pelle.
Quello di vespe e calabroni invece, al contrario di quello delle api, è liscio e retrattile e non si stacca dopo la puntura. Quindi sono in grado di infliggere punture multiple, ecco perché conviene acquistare subito un kit fai da te per sconfiggere questi insetti in casa.
Cosa fare in caso di punture di vespe e api
Per puntura singola che non manifesti reazioni cutanee basta un trattamento casalingo. Per ridurre gonfiore e arrossamento possono essere applicate creme cortisoniche. Anche il consiglio di un farmacista o del medico di base può aiutarti cin queste punture di insetto.
In caso di punture multiple e in zone delicate, reazioni locali che superino le 24 ore o reazioni allergiche (shock anafilattico) con l’apparizione di sintomi quali difficoltà a parlare, tosse insistente, difficoltà a respirare, nausea, vomito e abbassamento della pressione sarà necessario rivolgersi immediatamente al pronto soccorso.
Le punture multiple e gli attacchi di sciami possono risultare altresì mortali se non si interviene prontamente. Non bisogna sottovalutare questo pericolo.
Punture di cimici da letto

Come riconoscere punture e morsi delle cimici del letto? I morsi di questi insetti non sono dolorosi, ma possono causare nell’immediato (e in più casi) una reazione allergica alla saliva dell’insetto, che comporta fastidio, prurito e una persistente irritazione cutanea.
I nostri corpi possono reagire quindi in maniere diversa a queste punture e questo le rende particolarmente difficili da riconoscere. Vengono spesso confuse con le punture di altri insetti ed è uno dei grandi nemici della casa, spesso è possibile notare tracce di sangue sulle lenzuola. Per questo è indispensabile debellare le cimici da letto.
Le cimici del letto si attivano ogni volta che ci stendiamo su un letto o un divano infestato per riposare e il soggetto colpito si accorge delle punture al risveglio.
Le zone del corpo più colpite sono gli arti, il collo e la schiena. In genere le punture sono concentrate in determinate aree del corpo, in particolare quelle più scoperte durante la notte e possono essere abbastanza allineate fra loro in quanto la cimice del letto, se disturbata, provoca più punture muovendosi sul corpo del suo ospite.
Vuoi risolvere il problema e debellare gli insetti? Scopri il nostro kit contro le cimici del letto fai da te oppure contattaci subito per avere consigli utili.
Morso di pulce
Vuoi riconoscere punture e morsi delle pulci? I sintomi iniziano a poche ore dal morso con eruzione cutanea puntiforme e rossore intorno alla lesione. Insomma, è una puntura di insetto con gonfiore e prurito diffuso. Se l’eruzione viene premuta diventa di colore bianco e si ingrossa. In genere nell’uomo si localizzano inizialmente su arti e addome.
Foto di morsi delle pulci sull’uomo.
Le pulci, benché piccole, sono visibili ad occhio nudo come piccolissimi insetti schiacciati lateralmente e di colore bruno/nero lucente. Sugli animali infestati da pulci sono visibili segni di alterazione del pelo e piccoli detriti di colore rosso-bruno corrispondenti alle feci.
Cosa fare se si viene morsi da un insetto
Sei interessato da puntura di insetto con gonfiore eccessivo e duro, magari accompagnato da rossore diffuso? Ogni condizione può avere un trattamento particolare. Ad esempio, con un morso di zanzara può essere utile applicare una crema al cortisone se il gonfiore non passa, mentre per altri tipi di animali il trattamento potrebbe essere differente.
Una mano gonfia per una puntura di insetto o una gamba con un colore strano e una durezza eccessiva può essere sinonimo di un problema differente, come un’infezione.
Alcune punture di insetto possono essere pericolose, quindi il cosa fare è chiaro: se ci sono sintomi persistenti e particolari conviene chiamare subito un medico e, nel caso di vespe api o scorpioni, rivolgersi direttamente al pronto soccorso. In caso di semplici bolle d’acqua, ponfi, gonfiori e arrossamenti possiamo chiedere parere al medico o in farmacia che può suggerire una pomata con antibiotico-cortisonico tipo Gentalyn beta crema.
In ogni caso la via della prudenza è sempre da preferire: se le macchie e le bolle si estendono e diventano persistenti bisogna chiedere il parere di un dermatologo.
Come risolvere il problema degli insetti a casa
Le punture di insetto possono essere causa di un forte stress emotivo e, in alcuni casi, capire qual è l’insetto che sta rovinando le tue giornate non è un compito facile.
Riconoscere con certezza cosa sta causando le lesioni, le punture o il prurito è fondamentale per risolvere il problema in maniera definitiva. Per farlo bisogna iniziare così:
- Su quale parte del corpo si trovano le lesioni/punture? Sono numerose?
- Hai mobili o legno tarlati dentro casa?
- Hai avvertito il momento esatto della puntura/morso o senti solo un prurito?
- Pensi di essere stato punto al chiuso o all’aperto?
- Pensi che le punture siano avvenute di giorno o di notte?
- Da quanto tempo le noti? Con quale frequenza?
- Possiedi animali domestici in casa o svolgi attività a contatto con animali?
- Hai introdotto qualcosa di nuovo o insolito dentro casa ultimamente?
- C’è stato un trasloco o hai portato legna dentro casa?
- C’è una forte presenza di uccelli nei pressi della tua abitazione?
- Sei stato in viaggio nell’ultimo mese? Hai ospitato qualcuno?
- Usi pellicce, cuoio, tappeti, lana o altri materiali secchi di origine animale?
Tutte queste domande servono a capire cosa fare, come intervenire. Per ogni tipo di animale c’è una soluzione. Consigliamo di superare i rimedi naturali che rischiano di allungare i tempi provocando ulteriori punture da insetti: conviene lavorare direttamente con disinfestazioni professionali o con prodotti e insetticidi specifici.
Punture di insetto, qualche curiosità in più
Le punture di insetto che portano gonfiore, infezioni e arrossamenti sono infinite. Ecco perché abbiamo deciso di lasciare qualche risposta in più per aiutarti a riconoscere i morsi di animali infestanti. Valutando rapidamente cosa fare in caso di infezione da puntura.
Avere scarafaggi in casa è un problema e le infestazioni di questi insetti – che non mordono – sono frequenti. Hanno mascelle per rompere i materiali più duri, ma gli scarafaggi non pizzicano come mezzo di difesa. Però dobbiamo uccidere blatte e scarafaggi perché possono trasportare batteri nocivi per la salute ed entrare in contatto con gli alimenti. Se hai un’infestazione puoi ricorrere al nostro sistema fai da te contro blatte e scarafaggi.
Le punture da acaro delle piante in ambiente esterno sono legate ad attività svolte all’aperto (giardinaggio, lavori agricoli, attività ricreative) e localizzate su tronco e arti.
In aree interne le punture sono dovute all’acaro Pyemotes, parassita del tarlo del legno che punge in modo accidentale infestando piani d’appoggio, sedie e divani infestati.Il Ragno Violino (Loxosceles rufescens) è responsabile di un morso molto doloroso che può provocare anche seri problemi. Questo ragno è frequente nei pressi e dentro le abitazioni, preferisce ambienti bui e riparati come solai, seminterrati, cantine, nei mobili.
In Italia solo la Vedova Nera è in grado di provocare morsi velenosi pericolosi per bambini e anziani con oppressione delle vie respiratorie, gonfiore del viso e difficoltà nel deglutire.Le zecche dure, con scudo dorsale, e le zecche molli senza scudo. Tra le zecche dure quelle più frequenti sono la zecca dei boschi e la zecca bruna del cane. Le zecche molli, o zecca del piccione, si nutrono del sangue degli uccelli ma potrebbero entrare in casa e mordere. Le zecche sono attive tutto l’anno ma durante l’estate la loro attività riproduttiva aumenta.