
Vespa Orientalis
I calabroni appartengono al genere Vespa e alla superfamiglia Vespoidea. Si nutrono di sostanze zuccherine, proteine animali e api da miele.
Non è facile distinguere le vespe dalle api (entrambe sono gialle con strisce nere). È molto più facile riconoscere una vespa da un calabrone. Il calabrone è più grande di una vespa, ha una colorazione bruna-rossiccia con striature gialle e nere, il vertice del capo è più ampio e abbondante.
I calabroni sono molto pericolosi, capaci di attacchi di gruppo quando si sentono minacciati, molto più aggressivi delle api e delle vespe.
In presenza di una minaccia, possono iniettare una sostanza velenosa contenuta nel pungiglione con elevata concentrazione di acetilcolina. Hanno una maggiore quantità di veleno rispetto alle vespe. Le punture dei calabroni sono dolorose e possono causare reazioni allergiche gravi in soggetti sensibili. Se subisci una puntura da un calabrone recati al Pronto Soccorso perché potresti rischiare uno shock anafilattico potenzialmente mortale.
Non prendere alla leggera l’avvistamento di esemplari di calabrone o di un nido.
In questa guida, ti spieghiamo come riconoscerli, cosa fare in caso di avvistamento e come eliminarli.
Calabroni: cosa fare quando entrano in casa
I nidi dei calabroni si trovano in punti ben riparati. Ti consigliamo di non avvicinarti troppo e di non provare a scacciarli in modo brusco, con tentativi maldestri. Si sentirebbero minacciati, passerebbero all’attacco pungendo ripetutamente. Pensa, innanzitutto, alla tua sicurezza.
Non avventurarti sul tetto o sopra le scale senza aver preso tutte le precauzioni.
La cosa migliore da fare è chiedere consiglio ad uno dei nostri esperti che potrà darti tutte le indicazioni utili su come muoverti. Puoi farlo cliccando qui.
Differenti tipi di calabrone: come riconoscerli
È importante saper riconoscere le varie specie di calabroni presenti in Italia per sapere come comportarsi in caso di avvistamento.
Nel nostro Paese esistono tre specie, tutte dannose per le api: Vespa crabro L., Vespa orientalis L. e Vespa velutina Lepeletier.
La Vespa crabro è un calabrone diffuso in tutta Italia caratterizzato da una colorazione gialla e nera dell’addome, capo e torace scuri con sfumature rossicce. Le dimensioni vanno dai 30mm ai 50mm nelle regine, ai 30mm circa nei maschi e nelle operaie. Nidificano generalmente in luoghi protetti e chiusi (alberi cavi, anfratti nei muri, canne fumarie) ma anche ai piedi degli alberi.
I nidi possono ospitare colonie di 100/300 esemplari. Sono predatori di api da miele ma non causano grossi danni.

Vespa Crabo
La Vespa orientalis è presente nel Sud Italia, di solito. Ha una caratteristica colorazione rossastra uniforme, con banda gialla dell’addome e macchia gialla sul capo. Le dimensioni sono simili alla Vespa crabro: fino a 50mm per le regine, circa 30-35mm di lunghezza per operaie e maschi. Costruiscono nidi in luoghi asciutti e riparati come muretti a secco, tronchi cavi, sotto terra. Le colonie possono arrivare ad alcune migliaia di esemplari. Attaccano le api da miele fino a distruggere interi alveari.
La terza ed ultima specie è la Vespa velutina (calabrone asiatico) originario della Cina e giunto in Italia nel 2012. È stata avvistata in Liguria, Piemonte, Veneto, Toscana.

Vespa Orientalis
La colorazione prevalente è scura, tende al nero con una banda gialla dell’addome e zampe di un giallo sgargiante. Le dimensioni sono più piccole delle due precedenti specie: 35mm per le regine, 25mm per i maschi e 20mm per le operaie. Costruisce due tipi di nidi: primari (in primavera) in aree riparate e parecchio elevate da terra e secondari, quando la colonia aumenta, costruiti sugli alberi. I nidi secondari possono contenere da 6mila a 12mila esemplari. La Vespa velutina, particolarmente aggressiva, può provocare lo spopolamento di colonie di api.

Vespa Velutina
Come trovare il nido
I calabroni possono entrare in casa attraverso finestre, camini, condotte dell’aria condizionata, fessure di corde delle serrande. Talvolta, il nido (favo) si trova nei cassonetti delle serrande o nei comignoli sul tetto. Se ispezionandoli non trovi nulla, ti conviene osservare l’edificio da terra in cerca di fessure da cui fuoriescono i calabroni.
Continui a non notare nulla? Allora, dovrai verificare nel raggio di circa 50 metri i comignoli di abitazioni prossime alla tua o alberi con cavità che potrebbero ospitarli (soprattutto, salici, pioppi, querce, tigli).
Ti consigliamo di non accendere luci bianche in terrazzo finché non avrai trovato il nido: attira i calabroni che possono inavvertitamente venirti addosso e pungerti.
Quando i calabroni iniziano a costruire i nidi (tra marzo e aprile) è difficile notarli perché sono piccoli. Col passare del tempo le dimensioni del favo aumentano: un nido di calabroni può arrivare ad ospitare anche 300 esemplari. Ti conviene aguzzare la vista, non appena avvisti qualche esemplare in volo, per intervenire tempestivamente prima che le dimensioni del nido aumentino.
Calabroni nella canna fumaria
I calabroni sono soliti fare i nidi in campagna, al mare, in zone rurali (all’interno di cavi o tronchi secchi) e in città. Nelle aree urbane, di solito, nidificano tra gli intercapedini delle mura perimetrali degli edifici, sotto tetti, cornicioni, grondaie, cassonetti delle tapparelle, controsoffitti ma anche nei camini.
Un nido di calabroni nella canna fumaria può rappresentare un serio pericolo per le persone e gli animali domestici. I favi dei calabroni (che realizzano masticando il legno con la saliva) possono raggiungere dimensioni notevoli (decine di cm di diametro) tanto da ostruire la canna fumaria, da impedirne il corretto funzionamento o provocare, addirittura, un incendio. Se è trascorso molto tempo dall’ultima volta che hai acceso il camino, controlla che non ci siano nidi che possano bloccare la fuoriuscita dei fumi.
Prevenire è meglio che disinfestare: per evitare che nidifichino, sigilla ogni buco presente all’esterno, pulisci e controlla bene la parte interna ed esterna del camino. Quando non lo utilizzi, potresti coprire la parte terminale con una rete metallica a maglie fitte per non far entrare i calabroni.
Come eliminare i calabroni
In Italia, mentre le api sono tutelate da una legge come specie protetta, vespe e calabroni possono essere eliminati.
Se infestano i tuoi ambienti (casa o luogo di lavoro) con i loro nidi hai un’unica chance: eliminarli insieme al nido. Gli interventi di disinfestazione variano in base alla gravità della situazione.
Se il nido di calabroni è abbastanza lontano da casa tua e sei in grado di isolare il favo, puoi contattare la Protezione Civile o l’ASL di zona.
Ti conviene rivolgerti ai Vigili del Fuoco (115) in circostanze più gravi e difficili, ovvero se non puoi isolare casa o la zona dove si trova il nido, se i favi o lo sciame sono molto grandi o se le persone all’interno dell’abitazione non possono allontanarsi per un motivo o per l’altro.
Se hai un’infestazione in corso di calabroni contattaci subito per avere un supporto professionale. Potrai, con la nostra guida, agire in autonomia e sconfiggere i calabroni con il nostro Vespe e Calabroni – , eliminazione di piccoli nidi.

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