L’aspetto del tafano è simile a quello di una grossa mosca di colore grigio o bruno. Appartiene alla famiglia dei Ditteri e ne esistono oltre 3.000 varietà nel mondo. Morsi e punture dei tafani non vanno sottovalutati perché possono trasmettere agenti patogeni e portare a complicazioni (allergie, infezioni).
Questi insetti sono ectoparassiti appartenenti agli artropodi, attivi in particolare nei mesi caldi. Presentano un corpo tozzo e un grosso capo, ali grandi e robuste come le zampe (piuttosto corte).
Il tafano più comune in Italia è il tafano dei buoi (Tabanus bovinus) con occhi molto sviluppati, lungo 2-2,5 cm, di colore verde: le femmine attaccano soprattutto bovini ed equini. Il tafano dei buoi è caratterizzato da un volo rumoroso. Vola soltanto durante le ore di luce.
Tafani: dove si trovano e da cosa sono attratti
I tafani vivono e si riproducono in zone umide e paludose, zone rurali, allevamenti di bestiame, maneggi e stalle, luoghi caldi e assolati che permettono all’insetto di sopravvivere fino ai freddi di dicembre.
Comunemente, il tafano si trova intorno a cavalli e bovini ma prende di mira anche l’uomo.
Nel periodo di sviluppo o deposizione delle uova, le femmine si nutrono di sangue di mammiferi. I maschi e le femmine che non hanno bisogno di nutrirsi di sangue sono attratti da nettare e polline di cui si nutrono.
I luoghi preferiti dalle larve di tafano sono pozzanghere, terreni fangosi, ambienti umidi. È preferibile evitare i ristagni nei sottovasi come per le zanzare. In inverno, i tafani adulti si nascondono in magazzini, scantinati, altre zone ben riparate.
Come e perché pungono
Soltanto le femmine in fase di sviluppo o deposizione delle uova pungono per succhiare sangue di cui si nutrono essendo ematofaghe. Sono dotate di un apparato buccale robusto, di tipo perforante-succhiante.
I maschi, che non sono ematofagi, hanno invece un apparato succhiante ma non perforante. Maschi e femmine che non necessitano di sangue, si nutrono di nettare e polline.
Quella del tafano più che una puntura è una vera e propria lacerazione della pelle causata dalle potenti mandibole dell’insetto.
Morsi e punture di tafano provocano dolore e fastidio, nessun prurito, ma la lesione risulta arrossata e gonfia. Si forma un pomfo rosso, duro, gonfio e dolente che può durare per giorni o sfociare in sovrainfezioni delle lesioni. La puntura spesso lascia una crosta siero-ematica.
Può anche verificarsi una perdita di sangue in quanto la saliva del tafano contiene sostanze anticoagulanti che lasciano fluire meglio il sangue durante il pasto.
Nel peggiore dei casi, possono causare reazioni allergiche alla saliva del tafano o trasmettere agenti patogeni, batteri e parassiti responsabili di malattie infettive anche molto gravi (tularemia, antrace, loiasi) che affliggono animali e uomo.
In Italia, fortunatamente, non sembra particolarmente diffusa la trasmissione di agenti patogeni tramite punture di tafano.
I sintomi della reazione allergica sono orticaria, debolezza, vertigini, edema, difficoltà a respirare. In questo caso, si raccomanda di contattare subito il medico.
Dopo qualche tempo, potrebbero manifestarsi sintomi atipici per possibili malattie infettive. Contattare subito il medico anche in questo caso.
Mosca cavallina o tafano?
Sono tre gli insetti che comunemente vengono chiamati ‘mosca cavallina’: il tafano, lo stomoxis calcitrans e dell’hippobosca equina.
Del tafano abbiamo già spiegato alcune caratteristiche.
La stomoxys calcitrans (Stable fly o Barn fly in inglese) è nota con il nome di mosca della stalla. È vorace, molto aggressiva, simile alla mosca domestica ma il suo morso doloroso è simile a quello del tafano. Succhia sangue utilizzando lo stiletto perforante che sporge dal capo. Predilige gli stessi ambienti del tafano oltre che le zone litoranee ed è attiva solo di giorno. Può sottrarre molto sangue, rendere il bestiame anemico e trasmettere malattie (febbre equina, brucellosi, influenza suina) e parassitosi. La sua saliva può provocare reazioni allergiche anche gravi.
L’hippobosca equina (Louse fly in inglese) è nota anche come mosca della foresta, mosca pidocchio del cavallo, mosca cavallina o mosca culaia.
Si nutre di sangue. In prevalenza, attacca cavalli e altri grandi erbivori selvatici ma può pungere anche altri mammiferi, tra cui l’uomo, ed uccelli. Si annida nella regione perianale e perigenitale, pieghe inguinali o mammelle dell’animale. Può trasmettere diversi agenti patogeni responsabili di gravissime malattie tra cui tripanosomosi, febbre Q e varie rickettsiosi.
Fra questi tre insetti però la vera mosca cavallina è l’hippobosca equina, mentre la stomoxys calcitrans è la falsa mosca cavallina ed il tafano altro non è che un tafano.
Tafano gigante
Il tafano gigante è il Tabanus bovinus (tafano dei buoi) che è anche la specie più comune in Italia. È lungo 2-2,5 cm, di colore grigio e giallastro o verde, i suo occhi sono grandi, molto sviluppati.
Le femmine ematofaghe attaccano soprattutto bovini ed equini, i maschi si nutrono della linfa dei fiori e dei succhi vegetali.
L’apparato boccale è notevole e può danneggiare anche i nervi.
Il tafano gigante può succhiare 0,2 ml di sangue pungendo anche attraverso i vestiti. Vive principalmente all’ombra (prati, pascoli, boschi e fienili) ed è particolarmente attivo nelle giornate afose con elevata umidità. Vola soltanto di giorno ed è caratterizzato da un volo rumoroso.
Tafani di notte
Generalmente, i tafani attaccano e pungono di giorno, in spazi aperti (intorno alle 11 ed alle 14).
Sono attratti da stimoli olfattivi (ad esempio, l’odore di bruciato) ma individuano la preda attraverso la vista preferendo i colori più scuri. Difatti, attaccano soprattutto i cavalli con mantello scuro e pungono attraverso i vestiti colorati.
I tafani di notte non attaccano.
Morsi e punture di tafani: cura e prevenzione
Le punture dei tafani sono dolorose e possono provocare gonfiore. L’edema si può ridurre applicando un impacco di ghiaccio.
Se le lesioni provocate dalle punture del tafano non si risolvono in breve tempo o dovessero cambiare aspetto con formazione di pus o sintomi insoliti come febbre, bisogna rivolgersi al medico per individuare un’eventuale sovrainfezione e curare l’agente patogeno eventualmente trasmesso con farmaci specifici come, ad esempio, antibiotici.
Per prevenire morsi e punture dei tafani è bene evitare zone come maneggi o stalle, indossare sempre magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi di colore chiaro ed utilizzare repellenti per proteggere la pelle.
Se hai domande su cosa fare non ti resta che contattarci cliccando qui.