Preparazione dell’intervento di derattizzazione
Chi si occupa di disinfestazione professionale, conosce bene le varie specie di Roditori infestanti presenti in città e come riconoscere i loro segni di presenza che possono passare inosservati ad un occhio inesperto.
Riconoscimento infestanti. Inviaci una foto su Whatsapp
Se hai una attività ricettiva o di ristorazione il consiglio è sempre quello di rivolgerti a personale esperto e qualificato, soprattutto perché le operazioni di derattizzazione devono essere fatte seguendo tutte le normative di sicurezza nell’applicazione di trappole o sostanze chimiche derattizzanti, oltre che fornendo tutta la documentazione sul tipo di interventi eseguiti. Questo è necessario anche per non incorrere in pesanti sanzioni da parte degli enti preposti al controllo (Asl, NAS).
In realtà anche l’infestazione da Roditori in casa è molto pericolosa, soprattutto se ci sono bambini, anziani o animali da compagnia, in quanto essi veicolano numerose malattie, alcune delle quali anche molto gravi.
Preliminarmente è necessario un sopralluogo per potersi rendere conto ovviamente dell’estensione dell’area da trattare, dei punti da trattare, del contesto ambientale in cui si trova il sito da trattare e della presenza di persone e altri animali nell’ambito del sito stesso.
Gli interventi possono essere programmati in qualunque momento della giornata sia in ambienti interni sia esterni, purché non vi siano esigenze particolari da parte del cliente legati ad esempio a problemi di visibilità o di interferenza con altre attività o con impegni di lavoro. Solitamente è necessario prevedere un periodo di alcune settimane in cui possono essere programmati anche più interventi.
Durante tutto il periodo in cui vengono posizionati i dispositivi per la derattizzazione è fondamentale mantenere un alto livello igienico e soprattutto ridurre al massimo le possibilità di competizione alimentare cercando nell’eventualità anche di limitare o impedire ai Roditori l’accesso alle matrici alimentari presenti nell’ambiente.
Se l’intervento prevede l’uso di esche rodenticide è necessario segnalare la zona sottoposta a derattizzazione e valutare anche il possibile impatto di queste esche sugli organismi non bersaglio. Considerare sempre che i rodenticidi, anche quelli acquistabili nei negozi, sono comunque sostanze che hanno una certa tossicità da non sottovalutare e che per questo vanno usate con tutte le precauzioni del caso onde evitare spiacevoli incidenti.
Modalità d’intervento di derattizzazione
Esistono varie modalità di intervento per procedere alla derattizzazione di un ambiente ma la maggior parte di esse si basano sull’uso integrato di dispositivi a cattura ed erogatori di esca rodenticida ovvero dispositivi simili a contenitori (box) all’interno dei quali è contenuta un’esca alimentare con principio attivo tossico (in genere un anticoagulante) il quale, a seguito anche di una sola ingestione da parte del Roditore, in genere ne provoca la morte nell’arco di massimo un paio di giorni.
Esistono anche esche tossiche contenenti veleno ad azione acuta ma il loro uso è sconsigliato poiché sono più pericolose per animali o persone che potrebbero accidentalmente ingerirle oltre che per il fatto che i Roditori, animali che imparano dalle esperienze anche dei loro simili, ben presto imparano ad evitare queste esche in quanto vi associano un pericolo.
Le trappole a cattura invece possono essere di vario tipo e funzionare con sistemi meccanici che intrappolano i Roditori in modo più o meno cruento, ovvero provocandone la morte (trappole a scatto, trappole a colla, etc..) o lasciandoli in vita (gabbie di cattura).
A meno che non si tratti di piccoli ambienti confinati o aree particolari, gli interventi con le sole trappole a cattura quasi mai sono risolutivi per cui è quasi sempre necessario combinare le trappole a cattura con i box erogatori di esche.
Anche il posizionamento delle trappole è importante ai fini del successo dell’intervento e in questo senso le aziende specializzate sicuramente hanno maggiore esperienza tecnica e professionale.
Azioni successive all’intervento di disinfestazione da blatte
Successivamente all’intervento, una volta che nell’ambiente non sono più presenti segni di presenza di Roditori o comunque il consumo a carico delle esche si annulla o riduce drasticamente, è possibile procedere secondo diverse modalità.
In genere, in ambienti particolarmente a rischio è consigliabile mantenere dei presidi per il monitoraggio dei Roditori sia in area esterna sia in area interna in modo permanente. Si tratta di dispositivi a cattura oppure con esche prive di tossicità che devono essere ispezionate con una certa frequenza in modo da accorgersi rapidamente se vi è una reinfestazione.
Negli ambienti interni, soprattutto in luoghi particolarmente critici (scuole, ospedali, centri di accoglienza per anziani, etc…) è buona norma accertarsi che le carcasse di Roditori siano rimosse e smaltite e che in caso di sospetta circolazione di questi animali nei luoghi frequentati dalle persone, ci sia un intervento di pulizia e disinfezione dei locali onde evitare la permanenza di agenti patogeni trasportati o trasmessi da topi e ratti.
In alternativa a conclusione dell’intervento di derattizzazione si può decidere semplicemente di interrompere qualunque azione compreso il monitoraggio. Anche in tal caso a seguito dell’asportazione dei dispositivi per la derattizzazione e delle eventuali carcasse presenti nell’ambiente, i luoghi sottoposti a bonifica possono essere tranquillamente frequentati senza rischi ed è utile programmare la disinfezione.
L’inefficacia di un intervento può dipendere da diversi fattori che sono legati all’operatività dei tecnici ma anche alla collaborazione del committente e alle condizioni ambientali.
In alcuni casi l’inefficacia può essere dovuta anche a comportamenti dei Roditori, fra cui bisogna tener presente l’atteggiamento di neofobia che li induce a evitare trappole ed esche, oppure la competizione alimentare molto forte ad esempio in quegli ambienti molto ricchi di alimenti disponibili (ad esempio magazzini alimenti sfusi o semi, supermercati, allevamenti zootecnici, mulini, mangimifici, etc…).
Per questo motivo è sempre importante seguire nel modo più scrupoloso possibile i consigli di prevenzione che i professionisti della disinfestazione offrono al cliente e dare ai tecnici la possibilità di ispezionare in modo scrupoloso gli ambienti infestati e da trattare.
Un altro aspetto da considerare, anche se meno frequente, è lo sviluppo di resistenza ai principi attivi tossici o l’assunzione tramite altre fonti di alimento dell’antidoto (vitamina K) agli anticoagulanti normalmente applicati come esche tossiche.
Quanto costa una derattizzazione professionale?
Ovviamente i fattori che vanno a configurare un preventivo preciso relativo agli interventi di derattizzazione sono diversi.
Primo tra tutti l’ampiezza della zona da trattare. Per esempio, trattare la soffitta di una casa residenziale costerà decisamente meno che trattare la cucina di un ristorante di media grandezza. Oltre all’estensione in superficie che incide sul numero di dispositivi applicabili e sulla quantità di materiale da usare (comprese le eventuali esche tossiche), è necessario capire quali delle metodiche di intervento applicare, per quanto tempo, con quale frequenza effettuare gli interventi, qual è la complessità ambientale del luogo o dell’area da trattare.
Ci sono dei trattamenti chimici che possono avere un costo minore rispetto a dei trattamenti biologici che si avvalgono di tecnologie più sofisticate e che implicano, caso mai, anche un maggior impiego di forza lavoro.
Tuttavia, il professionista, potrebbe proporvi l’una o l’altra alternativa anche in base alle caratteristiche del luogo e di chi lo abita in modo da poter intervenire nella massima sicurezza per tutti.
A grandi linee, ma dipende sia dalla città che dall’azienda di derattizzazione che chiami, un trattamento può costare da un minimo di 60,00 euro fino a 200,00 euro parlando di interventi in abitazione private o in un piccolo locale.
La cosa migliore è sempre quella di consentire all’azienda un sopralluogo tecnico e il relativo preventivo. Bisogna poi considerare che all’interno delle attività di ristorazione è obbligatorio, in modo permanente, il monitoraggio delle infestazioni da Roditore. Stesso discorso vale per le Industrie Alimentari o che producono imballaggi per alimenti.