Le due specie presenti sul territorio italiano di ragno violino sono Loxosceles rufescens (di origine mediterranea) e Loxosceles distincta.
Gran parte delle 100 specie circa esistenti di questo ragno vive nel continente americano. È noto anche come ragno eremita.
È uno dei ragni più velenosi del nostro Paese, nonostante le sue modeste dimensioni e l’aspetto apparentemente insignificante.
Questo aracnide dalle abitudini notturne, di giorno resta rintanato in fessure, anfratti, crepe. È fondamentalmente timido, schivo, tende ad allontanarsi dall’uomo ma attacca se si sente minacciato.
Ragno violino: come fare per riconoscerlo
La femmina del ragno violino è più grande del maschio: il corpo (lungo in media 9mm) raggiunge i 4-5 cm con le sottili e lunghe zampe. La larghezza non va oltre 1,2 cm.
Non presenta alcuna striatura, addome e zampe sono ricoperte da una peluria fine e corta.
Se gran parte dei ragni hanno 8 occhi, il Loxosceles ne ha 6 (3 gruppi da 2).
È di colore marrone chiaro come la sabbia con lunghe zampe più chiare ed un disegno più scuro sul dorso (cefalotorace), il più delle volte (ma non sempre) a forma di violino.
Gran parte degli accoppiamenti si verifica all’inizio dell’estate. Le femmine depongono dalle 20 alle 50 uova che si schiudono dopo circa una settimana. I giovani ragni diventano adulti dopo circa 8 mesi. Il ragno violino è longevo, la vita media è di 4 anni. È molto resistente, tanto che può sopravvivere senza acqua né cibo per qualche mese.
Può catturare le prede (formiche, scarafaggi, altri ragni) sulla ragnatela irregolare (le immobilizza e paralizza iniettando il veleno) oppure può andare a caccia di cibo spostandosi.
Ambienti ideali
Non ama la luce, è un aracnide notturno ed è solito vivere in fori nella corteccia degli alberi come pure nei cunicoli, sotto i sassi.
Predilige temperature miti e zone asciutte ed è per questo motivo che tende a spostarsi all’interno delle case attraverso intercapedini di finestre e porte, condotti d’aerazione. Può essere introdotto in ambienti indoor anche con il trasporto di fogliame, scatole di cartone o legna da camino.
È più facile che si rintani in luoghi poco frequentati come solai, scantinati, bagni, sgabuzzini, cassettoni, dietro i quadri o in letti inutilizzati.
Tesse le sue ragnatele in zone nascoste, difficilmente accessibili.
Può infilarsi negli abiti, scarpe, lenzuola, dietro divani e mobili, battiscopa: è questa la sua pericolosità in quanto si può entrare in contatto inavvertitamente con il ragno.
Se sospetti un’infestazione, prendi precauzioni: usa i guanti per tirare fuori le scarpe e controllarle (il ragno non può mordere attraverso i tessuti), scuoti lenzuola e coperte prima di coricarti.
Il Loxosceles non è un ragno aggressivo, anzi, è piuttosto timido e tende ad allontanarsi dall’uomo. Morde solo quando è costretto a difendersi, quando magari si ritrova schiacciato dal peso del corpo sotto le lenzuola o all’interno delle scarpe dove si è nascosto.
Ragno violino: caratteristiche e pericolosità del morso
Inizialmente, il morso del ragno violino non è doloroso. Chi ne è vittima si accorge dopo alcune ore di essere stato attaccato, ai primi sintomi: prurito e dolore nell’area colpita.
Il suo veleno contiene sostanze ad azione citolitica e necrotizzate, che provocano una reazione infiammatoria.

Morso di ragno violino
Le conseguenze del morso variano in base a vari fattori: stato di salute della vittima, quantità di veleno inoculato, zona colpita.
La sintomatologia si distingue in 4 livelli di gravità:
– lieve, con sintomi molto leggeri nel punto colpito;
– moderata (prurito, eritema, piccola lesione nel punto del morso);
– cutaneo-necrotica (escarotica) con prurito, bruciore, formicolii, lesioni necrotiche che si trasformano in ulcere crateriformi (anche di diversi cm) difficili da rimarginare, con esiti cicatriziali permanenti. Talvolta, le lesioni sono talmente estese da richiedere la rimozione del tessuto morto o l’amputazione dell’arto compromesso;
– sistemica (viscero-cutanea), molto rara, che si sviluppa a distanza di 24-48 ore dal morso. I sintomi sono: brividi, febbre, malessere generale, nausea, vomito, dolori muscolari, ecchimosi, danni ai reni, emorragie, trombocitopenia e anemia emolitica. I soggetti più fragili e sensibili (immunodepressi, bambini) possono rischiare uno stato comatoso e la morte. In molti casi, è necessario un trattamento in camera iperbarica.
Oltre al veleno, il ragno può veicolare nei tessuti batteri anaerobi che possono sviluppare fasciti necrotizzanti progressive.
Non esiste, attualmente, un antidoto per il veleno del ragno violino.
La prima cosa da fare, se si è stati morsi, è lavare la zona con abbondante acqua e sapone neutro, applicare un impacco di ghiaccio per 10 minuti (con pause di 10 minuti) e chiamare subito il pronto soccorso.
Disinfestazione per eliminare il ragno violino
In caso di presenza accertata del ragno violino all’interno dell’abitazione, è importante agire in modo tempestivo con un trattamento disinfestante per gassificazione con piretroidi in dose concentrata. Servirà a snidare il ragno dalla sua tana.
Se il ragno viene rilevato in un’area facilmente accessibile basterà spruzzare il piretroide sul ragno avendo cura di spruzzare il prodotto anche in fessure e crepe.
Dopo il trattamento, è necessario pulire a fondo utilizzando un potente aspiratore per, poi, passare ad un secondo trattamento per gassificazione.
Se l’abitazione dispone di un giardino bisogna ispezionarlo per controllare che il ragno violino sia presente anche all’esterno della casa. Se fosse presente, è il caso di agire utilizzando piretroidi sulla vegetazione.
Considerando il rischio che il Loxosceles rufescens possa riprodursi all’interno della casa, è bene rivolgersi per sicurezza ad un esperto della disinfestazione.
Per prevenire infestazioni, chiudi sempre tutte le aperture verso l’esterno, rimuovi o aspira gli insetti morti in casa (sono una fonte di cibo che può attirare il ragno violino) e mantieni il più possibile l’ordine.
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