Qual è la causa principale responsabile delle disinfestazioni fallite?
Le cause, in realtà, possono essere diverse: scarsa conoscenza dei parassiti da eliminare, utilizzo di un insetticida non idoneo agli infestanti da debellare, modalità e tempi errati, incostante monitoraggio dell’efficacia dei prodotti utilizzati, pulizia insufficiente dopo il trattamento, mancate chiusure di crepe e fessure o dei raccordi tra tubi di scarico e fognature.
In particolare, vogliamo approfondire una delle cause più frequenti che determinano il fallimento di una disinfestazione: scarsa conoscenza dei parassiti da affrontare, del loro ciclo biologico. Il motto di Socrate era “Conosci te stesso”. Il nostro motto, in qualità di esperti, è “Conosci il ciclo vitale del tuo infestante”.
Non basta applicare l’insetticida per sbarazzarsi dei parassiti: ci vuole tempo, indicazioni e consigli adeguati, grande attenzione per il ciclo biologico di un insetto. Bisogna avere una profonda conoscenza dei vari tipi di insetti.
La periodicità dell’intervento è fondamentale per un trattamento efficace e di successo, il rischio è quello di lasciare uova o giovani esemplari nell’ambiente che vi faranno ritornare in poco tempo al punto di partenza.
In linea generale, bisogna eseguire un costante monitoraggio degli ambienti trattati. Vale per le ditte specializzate come per il cliente che sceglie un fai da te efficace utilizzando insetticidi professionali per affrontare infestazioni di lieve e media entità.
Disinfestazioni fallite perché? Individua l’insetto e conosci il suo ciclo vitale
Bisogna, innanzitutto, saper identificare la specie di insetto infestante anche con l’aiuto di un entomologo esperto a cui inviare foto di tracce, indizi o dell’insetto stesso (vivo o morto). In base al tipo di insetto, si procederà al trattamento con il prodotto più idoneo.
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Conoscendo il ciclo vitale dell’insetto, nel corso del tempo si dovrà ripetere il trattamento per evitare nuove infestazioni.
Gli insetti possono essere volanti, striscianti, pungenti, possono infestare alimenti, tessuti, legno, talvolta veicolando malattie infettive.
Ognuno di questi infestanti ha un ciclo biologico diverso ed è su questo elemento che bisogna puntare per una disinfestazione di successo. Continua a leggere.
Conosci il ciclo vitale degli insetti alati
Facciamo un confronto tra cimici asiatiche, tarli, tarme dei tessuti, mosche e zanzare e vediamo qual è il ciclo vitale di questi insetti alati.
Le cimici asiatiche sono insetti molto prolifici. La femmina può depositare fino a 400 uova ogni volta. Possono sopravvivere fino ad un anno e mezzo di età e resistono al gelo. In Italia, compiono due generazioni all’anno. A maggio gli insetti adulti iniziano ad accoppiarsi e a deporre le uova, disposti a gruppi di 20-30, che si schiudono dopo 3-7 giorni. I nuovi adulti iniziano a sfarfallare tra fine luglio e agosto.
La larva del comune tarlo dei mobili (Anobium punctatum) vive dai 3 ai 5 anni scavando nel legno prima di uscire per riprodursi.
Le tarme dei tessuti si moltiplicano rapidamente. Le femmine possono deporre fino a 200 uova. Il ciclo vitale completo va dai 3 agli 8 mesi.
Il ciclo biologico delle mosche può completarsi in appena 8-10 giorni. Ciò significa che possono dar vita a 3 generazioni per ogni mese caldo (mediamente, 9 generazioni per estate).
Riguardo alle zanzare, il ciclo di vita da uovo ad insetto adulto avviene in 6-8 giorni.
Il ciclo biologico degli insetti striscianti
Tra gli insetti striscianti, le infestazioni più frequenti riguardano blatte/scarafaggi, cimici dei letti, acari della polvere e pulci. Confrontiamo il ciclo vitale di questi insetti infestanti.
Le blatte/scarafaggi sono insetti prolifici. Si riproducono costantemente e facilmente. C’è da fare una distinzione tra blatta germanica ed orientale riguardo al ciclo vitale.
Le femmine della blatta germanica depongono 35-40 uova in una ooteca: la schiusa avviene dopo un mese. Le ninfe diventano adulte in un periodo compreso tra 6 settimane e 6 mesi. La vita di una blatta germanica adulta va dalle 20 alle 30 settimane. In un anno, si formano 3-4 generazioni.
La femmina della blatta orientale (scarafaggio nero) deposita 16 uova in una ooteca che si schiudono dopo 2 mesi. Le ninfe diventano adulte dopo 6-18 mesi e l’insetto adulto vive dalle 5 alle 25 settimane. In un anno, la riproduzione è di 200 blatte.
Le cimici dei letti possono deporre da 200 a 500 uova nel giro di 2 mesi. Il ciclo vitale da uovo a cimice adulta comprende 7 fasi che possono durare da 45 giorni ad un anno, in base alle condizioni in cui vive. Le cimici dei letti possono sopravvivere senza nutrirsi per settimane o mesi.
Per l’acaro della polvere, l’intero ciclo da uovo ad adulto avviene in 2-3 settimane. Mediamente, gli adulti vivono 2-4 mesi e, nell’arco della loro breve vita, hanno 1-2 accoppiamenti. La femmina depone 20-50 uova.
E’ di 3-4 settimane il ciclo vitale delle pulci. Nel corso della vita adulta, la femmina può deporre un numero molto variabile di uova (da 50 a 2000) che si schiudono nell’arco di 2 settimane (d’inverno) o di 2-5 giorni (in estate). Lo sviluppo della larva si compie in pochi giorni e l’adulto compare, in genere, dopo 1-2 settimane. Le pulci sono molto resistenti: possono sopravvivere senza nutrirsi fino a 100 giorni.
Topi e ratti
Anche per la derattizzazione, se parliamo di disinfestazioni fallite, è estremamente importante eliminare e contenere il continuo proliferare di topi e ratti conoscendo bene il loro ciclo vitale e riproduttivo. L’intervento sul controllo riproduttivo deve essere costante.
Topi e ratti hanno un ciclo riproduttivo molto breve.
I topi, in un anno, partoriscono fino a 15 volte da 2 a 14 piccoli a nidiata. Vivono in media circa 2 anni.
In particolare, il topo domestico (Mus Domesticus) è in grado di riprodursi durante tutto l’anno. La femmina può partorire e concepire continuamente fino a massimo 15 parti ogni anno. Al termine della gestazione, che dura circa 3 settimane, può dare alla luce da 3 a 14 cuccioli. Dalla quinta settimana di vita, il topo domestico è già in grado di riprodursi. Vive fino a 3 anni circa. Considerando l’elevato tasso di riproduzione ed il breve tempo di generazione, bisogna prestare maggiore attenzione al monitoraggio dei trattamenti disinfestanti.
I ratti, in un anno, partoriscono mediamente ogni 2 mesi fino a 15 piccoli a nidiata: vivono 2 anni ma possono arrivare fino a 4 anni.
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