Esistono almeno 600 specie di pappataci in tutto il mondo, dai tropici alle zone temperate. In Italia, sono presenti in diverse aree (dalle zone agresti alle città).
I pappataci (Phlebotomus papatasi) sono piccoli moscerini che appartengono all’ordine dei Ditteri. Vengono chiamati anche flebotomi: dispongono di un apparato boccale con proboscide corta rivolta verso il basso con cui l’insetto punge e succhia.
Sono ematofagi, si nutrono di sangue. Attenzione, però: solo le femmine (per portare a maturazione le uova) si nutrono di sangue umano e animale. I maschi sono glicifagi, ovvero si cibano di sostanze zuccherine.
Il colore di questi insetti passa dal giallo paglierino al grigio. Il corpo (lungo fino a 3-4 mm) è interamente rivestito di peluria grigio-brunastra. Addome e torace uniti (a formare un angolo retto), lunghe antenne, occhi molto grandi ai lati della testa, ali di forma ovale sproporzionate al corpo. Queste sono le caratteristiche dei flebotomi.
Il nome ‘pappataci’ è composto da due parole che lasciano intuire le loro abitudini: pappa (nutriti) e taci (il loro volo risulta silenzioso). Possono essere confusi con le zanzare ma, a differenza di queste, il loro volo è silenzioso e più simile ad un saltello.
Le loro punture sono pericolose per la salute dell’uomo e degli animali domestici?
Come combatterli e come eliminarli?
Ambienti ideali e abitudini dei pappataci
Prediligono il clima caldo e umido: in particolare, le larve dei pappataci si sviluppano in qualsiasi luogo umido dove i detriti organici abbondano. In genere, vivono in ambienti rurali ma alcune specie si sono adattate a vivere nelle aree urbane, soprattutto case in pietra e in muratura.
Di giorno, si nascondono in ambienti freschi e umidi (tane di animali, grotte, stalle, pollai). Le loro tane ideali sono tutti quei luoghi dove si accumula fogliame in marcescenza, case vecchie o umide.
Al crepuscolo, escono in cerca di cibo pungendo esseri umani e animali a sangue caldo. Esistono specie antropofile ed altre che pungono rettili ed anfibi.
Sono notturni, non amano la luce. Non è facile accorgersi subito della loro presenza (come, invece, avviene con le zanzare) in quanto i pappataci in volo non emettono ronzio.
Il loro accoppiamento avviene in volo, spesso accompagnato da danze. Il volo dei flebotomi è poco vivace, quasi saltante, a brevi distanze.
Le punture dei pappataci sono pericolose?
Non ti accorgi subito di essere stato punto dai pappataci.
Te ne rendi conto quando le punture iniziano a provocare dolore, intenso prurito, ponfi arrossati su gambe e caviglie ma anche su mani, collo, braccia o schiena che sono entrati in contatto con prati o altre zone infestate da questi insetti. Un’eventuale eritema indica una reazione allergica alla puntura. Altrimenti i ponfi guariscono in pochi giorni (ad eccezione delle complicazioni dovute al grattamento).
I pappataci possono trasmettere agenti patogeni responsabili di alcune malattie: in particolare, sono vettori del protozoo parassita noto come Leishmania spp.
La Leishmaniosi colpisce l’uomo ed altri animali tra cui il cane. L’agente patogeno che causa la Leishmaniosi del cane è potenzialmente trasmissibile tramite i pappataci. Questa malattia è frequente nei cani randagi e può manifestarsi in forma cutanea lieve o viscerale: in quest’ultimo caso, compromette la funzionalità degli organi e può essere letale per il cane.
La malattia può risultare pericolosa anche per l’uomo causando ulcere sulla pelle e gonfiore di alcuni linfonodi. I sintomi possono durare per mesi per, poi, sparire spontaneamente lasciando cicatrici sulla pelle.
Nel nostro Paese, la Leishmaniosi canina trasmessa all’uomo si manifesta quasi sempre in forme curabili con terapie mirate, ma la patologia può rivelarsi molto pericolosa in soggetti fragili e con deficit immunitario.
Si raccomanda di utilizzare sempre collari antiparassitari a lento rilascio o spray repellenti efficaci per evitare le punture dei pappataci che, oltretutto, sono responsabili di altre malattie nell’uomo come meningite ed encefalite (febbre da pappataci) e nel bestiame come la stomatite vescicolare.
Non è possibile sapere subito se la puntura rischia di trasmettere un’infezione: può indicarlo la comparsa di lesioni come ulcere che richiedono l’intervento di un medico.
Come eliminare i pappataci: dallo spray repellente alla disinfestazione
In ambienti piccoli, lo spray ad uso domestico rappresenta un ottimo sistema repellente.
Nei canili o ambienti chiusi fortemente infestati, si consiglia l’utilizzo di sistemi a cattura massiva tramite trappole e lampade UV da attivare no-stop da marzo a settembre.
L’installazione di lampade UV funziona in caso di infestazioni di pappataci poco estese: sono in grado di catturare tutti i pappataci presenti nell’area d’intervento.
In caso di infestazioni in ambienti all’aperto, si raccomanda di integrare ai suddetti sistemi di controllo e cattura tramite trappole interventi di disinfestazione adulticida e antilarvale (trattamenti a base di sostanze chimiche) per eliminare uova, larve e pappataci adulti.
Durante la disinfestazione, l’insetticida deve essere erogato solo nei luoghi interessati dai focolai e con precise tempistiche, in assenza di persone e animali domestii ed al più basso impatto per l’ambiente.
I tecnici disinfestatori effettuano un sopralluogo rapido e tempestivo per individuare le aree da disinfestare. A seconda delle condizioni ambientali del sito da trattare, una ditta di disinfestazione qualificata saprà consigliare il miglior protocollo di intervento.
Consigli per una corretta prevenzione
Eliminare definitivamente i pappataci è possibile ma, dopo la disinfestazione, è necessario seguire certe regole di prevenzione e monitoraggio indispensabili per la lotta contro questi insetti pericolosi per la nostra salute e quella dei nostri animali.
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Ecco quali sono le principali regole di prevenzione:
– utilizza sempre collari antiparassitari a lento rilascio e spray repellenti efficaci per evitare le punture dei pappataci;
– riduci e gestisci al meglio il fogliame ed evita l’accumulo di materiali da giardinaggio in parchi e giardini. In questo modo, ridurrai la possibilità per gli insetti di trovare un microclima fresco e umido, il loro rifugio ideale;
– applica zanzariere provviste di maglia fitta;
– mantieni pulite le grondaie, la cucce e le lettiere degli animali domestici;
– chiudi le fessure nei muri;
– indossa abiti lunghi fino alle caviglie e di colore chiaro per prevenire le punture di pappataci.