Bello il volo dei piccioni che si staglia come un dipinto sui colori arancio del tramonto, meno belle le bombe di “pupù” che lanciano dall’alto come dei caccia della Seconda Guerra Mondiale. Ma ironia a parte, purtroppo le deiezioni dei piccioni non sono solo un brutto fastidio sugli abiti dei cittadini, che tra l’altro si rovinano poiché queste sono decisamente acide, ma anche un vero disastro per la conservazione dei monumenti e delle architetture urbane. Basti pensare a una città col patrimonio artistico di Roma o Firenze, giusto per citarne un paio, per avere un’idea di quali possano essere i costi per la manutenzione dei monumenti. Ecco perché è necessario eliminare i piccioni e fare in modo che si allontanino dal tessuto urbano, chiaramente senza fare loro del male, quindi meglio mediante utilizzo di dissuasori vocali o di ultrasuoni per piccioni.
Gli animalisti insorgono, ma i piccioni sporcano
In alcune città sono state prese delle misure drastiche contro i piccioni. I sindaci più esasperati hanno optato per le soluzioni non solo più ecologiche, ma anche più economiche: lo sterminio dei piccioni per mezzo di altri volatili rapaci. Si tratta di una soluzione abbastanza efficace, ma di certo che non sta bene a tutti. Per quanto da alcuni i piccioni siano detestati, una fine così non è una mossa effettivamente popolare, è chiaro che gli animalisti, ma non solo, non la prendano per niente bene.
Un altro metodo che non riscuote grande successo tra chi difende i diritti degli animali è di sicuro il dissuasore elettrico che, per quanto piccina, da comunque una scossa al volatile causandogli un minimo di dolore. E pure questo non è un metodo che piace quindi. Ma allora come si fa a convivere con i piccioni quando cominciano a essere un po’ troppi e un po’ troppo invadenti e a riempire di guano monumenti, auto, strade, alberi e panchine? Ebbene, ci sono diverse strade che si possono percorrere per scacciare i piccioni senza farli soffrire e senza fare loro del male. Uno di questi metodi è quello di utilizzare dei dissuasori sonori, utili soprattutto per scacciare gli storni o i gruppi di piccioni. Questo metodo è completamente innocuo per gli animali, tuttavia, in città, può risultare fastidioso per le persone perché comunque il suono viene percepito.
Per ovviare a questo, allora, si può utilizzare un altro metodo, gli ultrasuoni per piccioni. Si tratta di un dispositivo decisamente versatile ed efficace e che non arreca disturbo ai cittadini. Gli ultrasuoni, infatti non vengono percepiti dall’uomo, sebbene sia preferibile posizionarli non direttamente a contatto e all’altezza delle orecchie a meno che non vengano utilizzate delle barriere. Il vantaggio di questo sistema è che risulta essere abbastanza efficace e non cagiona né dolore né danni agli animali. Di contro però va evidenziato il fatto che non ha un raggio d’azione lungo, infatti gli ultrasuoni vengono percepiti dai piccioni da una distanza di massimo 15 metri. Gli ultrasuoni possono essere lasciati in azione anche 24 ore su 24 proprio perché non danno fastidio e non vengono percepiti dagli esseri umani.
Ideali quindi per essere posizionati in prossimità di monumenti o di panchine o in zone strategiche della città, in modo che gli animali non si posino su un cornicione piuttosto che su una panchina. I dissuasori a ultrasuoni possono essere posizionati anche sui cornicioni in modo che i volatili non nidifichino.
Niente cibo se volete dire addio ai piccioni
Il sindaco assieme alla Giunta comunale, però, oltre a queste misure deve emanare ulteriori provvedimenti. In primis sarebbe auspicabile una campagna di sensibilizzazione dove si spiegano le problematiche legate alla presenza di questi animali, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di contrarre malattie o infezioni che questi sono in grado di veicolare. Tra queste la toxoplasmosi, una malattia particolarmente rischiosa se contratta dalle donne in gravidanza poiché è in grado di passare attraverso la placenta e di intaccare il feto. Oltre a questa vi sono problematiche più blande quali pidocchi e pulci che comunque possono diventare fastidiosamente infestanti.
Bisogna quindi sensibilizzare i cittadini affinché non offrano cibo ai piccioni. Infatti questi animali sono particolarmente abitudinari e se gli si da del cibo anche una sola volta, loro tornano alla medesima ora tutti i giorni con la speranza di ottenere dell’altro. Non cibandoli, invece, col tempo tendono ad andare via.
Se però una campagna di sensibilizzazione non fosse ancora sufficiente, si dovranno emanare veri e propri divieti di offrire cibo i piccioni per lo meno nei luoghi pubblici. Chiaramente, per salvaguardar la salute dei cittadini e il decoro della città, mandare via i piccioni non basta, si dovrà ripulire tutto il guano. Questo infatti contiene diverse componenti acide che vanno a rovinare gli edifici e i monumenti su cui si deposita, oltre a essere, come stavamo dicendo, fonte di possibile diffusione di agenti patogeni. Con’un’azione sinergica, comunque, si può arrivare a ridurre il numero degli esemplari in modo deciso.