Prima di spiegarti la differenza tra api, vespe e calabroni, ricordiamo l’importanza delle api per l’ecosistema.
Le api sono specie protette (soprattutto l’ape mellifera), non possono essere eliminate. Sono un patrimonio dell’umanità essenziale per la salvaguardia della biodiversità oltre che produttrici di miele, polline, cera, pappa reale. Anche per questo motivo è importante saper riconoscere un’ape da una vespa o da un calabrone. Sono centinaia le specie diverse di api, vespe e calabroni ma solo alcune vengono considerate infestanti.
È soprattutto d’estate, con l’aumento della temperatura, che è possibile imbattersi in nidi di api, vespe e calabroni.
Prediligono spazi riparati e caldi (esterni come le tettoie ma anche interni come doppie finestre o intercapedini). Balconi, terrazzi e tetti spesso vengono scelti dagli insetti per costruire le loro tane e nidificare. Il fenomeno non è da sottovalutare, anzi bisogna intervenire tempestivamente.
Capire la differenza tra vespe, api e calabroni serve anche a difendersi da eventuali attacchi e dalle loro punture. Sono pericolose? Come eliminare questi insetti infestanti?
Scopri la differenza tra api, vespe e calabroni
È facile confondere un’ape da una vespa per via del colore: entrambe sono a strisce gialle e nere. Puoi notare, però, delle differenze: le vespe presentano un corpo più snello e liscio, le api sono più robuste e pelose. Le api pungono solo se minacciate: dopo aver punto, perdono il pungiglione e muoiono. Le vespe sono più aggressive: se stuzzicate attaccano ripetutamente.
Le api si nutrono di polline dei fiori e sostanze dolci simili. Sono insetti gentili: solo le femmine sono dotate di pungiglione che usano esclusivamente quando avvertono una minaccia per la loro sopravvivenza. Le vespe (come i calabroni) sono predatori, cacciano altri insetti e si nutrono di cibo zuccherino.
Gli alveari costruiti dalle api (fatti di cera) hanno la tipica forma del calice rovesciato: appesi ad una struttura, possono durare anni. I favi (nidi delle vespe) sono di forma sferica, realizzati con una materia che somiglia al cartoncino. Le realizzano impastando con la loro saliva fibre vegetali.
Il calabrone lo riconosci subito: pur essendo un vespide (è noto anche come Vespa Cabro), è la specie più grande d’Europa e incute maggior timore. È un grande predatore di api e può raggiungere i 5 cm di lunghezza. Per difendersi può mobilitare l’intero nido e ciò lo rende particolarmente pericoloso. Una colonia può raggiungere anche 700 esemplari.
Api e vespe inoculano veleno che, in soggetti sensibili, può causare reazioni allergiche anche gravi. Il calabrone inocula una maggiore quantità di veleno ed è perciò più pericoloso.
Come le vespe i calabroni amano costruire le proprie tane su aree esterne ma riparate degli edifici.
Solitamente, iniziano a costruire i nidi tra marzo ed aprile quando gli insetti escono dal letargo e depongono le prime uova.
Api, vespe e calabroni: le punture sono pericolose?
Se si viene punti da un’ape, vespa o calabrone è importante valutare tempestivamente le reazioni dell’organismo.
Se a pungere è un’ape, la prima cosa da fare è rimuovere al più presto il pungiglione perché, disponendo di un serbatoio, continua ad inoculare veleno nei 60 secondi successivi alla puntura.
Un arrossamento, gonfiore, prurito o indurimento della zona colpita sono reazioni normali. Se i sintomi comuni durano oltre le 24 ore dalla puntura ed il diametro supera i 10 cm, si consiglia una visita allergologica per verificare se si è allergici o meno al veleno di imenotteri.
Si può rischiare anche una reazione allergica grave. In questo caso, dopo circa mezz’ora, si manifestano i seguenti sintomi: orticaria, prurito diffuso, vertigini, nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, stordimento o confusione, difficoltà a respirare, abbassamento della pressione fino alla perdita di coscienza ed allo shock anafilattico.
Appena si manifestano sintomi gravi bisogna allertare subito il 118. In caso di emergenza, seguendo le indicazioni del medico, si potrebbe utilizzare l‘adrenalina autoiniettabile in attesa dell’intervento del Pronto Soccorso.
Nido di vespe o calabroni: cosa fare, chi chiamare
Si sa, prevenire è meglio che curare. Se non sei riuscito a prevenire la formazione di nidi di vespe o calabroni intorno a casa tua, chi chiamare? A chi rivolgersi per l’intervento di bonifica? Dipende dalla gravità della situazione e dal tipo di insetto.
Se riesci ad isolare in qualche modo il nido, a limitare il pericolo di attacchi per te o per i tuoi cari o se il nido è abbastanza lontano da casa tua puoi chiamare:
– l’ASL di zona o la protezione civile, in caso di nidi di vespe o calabroni;
– un apicoltore locale in caso di uno sciame o nido di api.
Devi sapere che le api sono una specie protetta e non possono essere soggette a disinfestazione. Per farle sloggiare da casa tua, è necessario rivolgersi ad un esperto che procederà alla rimozione dell’alveare tramite un apicoltore autorizzato.
Nel caso in cui il nido si trova all’interno della tua abitazione, dovrai rivolgerti ad una ditta specializzata.
Dovrai, invece, rivolgerti ai Vigili del Fuoco (115) se ti trovi nelle seguenti circostanze:
– una o più persone in casa non possono allontanarsi;
– i favi o lo sciame sono di grandi dimensioni;
– la ditta specializzata a cui ti sei rivolto non può raggiungere l’area dove si trova il nido;
– non ti è possibile isolare il locale o la zona dove è presente il nido.
In casi del genere, è fondamentale utilizzare determinati mezzi o strumenti che soltanto i Vigili del Fuoco hanno in dotazione.
L’intervento di una ditta specializzata
Come abbiamo detto, puoi rivolgerti ad una ditta specializzata se il nido di vespe o calabroni si trova all’interno della tua casa (nel sottotetto, in cantina, ecc.). I professionisti della disinfestazione sono in grado di gestire in modo adeguato i favi.
In genere, gli specialisti del settore possono eliminare del tutto il nido in un paio d’ore.
Prima di procedere con l’intervento, dovranno fare un sopralluogo per verificare la quantità di nidi presenti, l’estensione dell’infestazione, il tipo di insetti che ha nidificato, dove si trova il nido e le sue dimensioni.
Per riuscire ad eliminare del tutto l’intera colonia, i tecnici agiscono alle prime luci dell’alba oppure al tramonto, mentre riposano. La disinfestazione avviene con fumigazioni o con trattamenti di tipo abbattente, con intossicazione per contatto o per via orale. In seguito, gli operatori rimuoveranno il favo ormai innocuo.
Ti raccomandiamo di riparare eventuali fessure o fori per evitare l’accesso di colonie di vespe e calabroni.
Specie in estate, verifica di frequente tutti quei posti dove vespe e calabroni potrebbero nidificare. Ci rendiamo conto che, inizialmente, i nidi hanno dimensioni ridotte e potrebbero passare inosservati, ma è importante provare ad individuarli in tempo per evitare il peggio.
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