Gli scorpioni sono artropodi appartenenti alla classe degli aracnidi. Si tratta di creature velenose, sebbene non tutte dal forte potenziale fatale. Al mondo si contano circa 2000 specie differenti di scorpione, il cui habitat ideale è il territorio desertico. Tuttavia gli scorpioni popolano territori molto diversi tra loro, come paesaggi di prateria o la savana.
Gli scorpioni sono presenti anche nel Mediterraneo, compreso il territorio italiano. Ciononostante le specie presenti in Italia non costituiscono un grave rischio per l’incolumità. Ma potrebbero, in ogni caso, rappresentare un problema nel caso in cui dovessero diffondersi.
Struttura e indole
– La biologia dello scorpione e le sue armi di difesa –
Gli scorpioni presentano sulla parte superiore uno scudo dorsale, sede di due grandi occhi mediani. Gli scorpioni possiedono anche degli occhi laterali lungo il margine del suddetto scudo, il cui numero può variare da due a cinque paia. La visione dello scorpione è dunque molto vasta, rendendo l’animale una macchina di sorveglianza perfetta.
Di fronte allo scudo si trovano i cheliceri. I pedialpi, i due arti principali, terminano in chele piuttosto grosse, la cui funzione è quella di cattura delle prede. Sul ventre sono presenti piccoli “pettini” di cui non si conosce chiaramente la funzione, anche se l’ipotesi più plausibile è quella sensoriale. Ma è la parte terminale dello scorpione quella più letale. Al vertice è presente un aculeo attraverso il quale iniettare il veleno. Quest’ultimo è prodotto da due ghiandole velenifere che conducono al pungiglione.
Comportamento e difesa
– I tipi di veleno e i loro effetti –
Gli scorpioni fanno uso del veleno solo in caso di necessità o di pericolo. Per le prede più piccole lo scorpione si affida alla forza delle sue chele. A scopi difensivi, gli scorpioni utilizzano dosi massicce di veleno. Tuttavia non si tratta sempre di attacchi fatali o particolarmente pericolosi. Sono noti almeno due tipi di veleno prodotti dallo scorpione.
Il primo è presente anche nelle specie italiane e provoca dolore, irritazione e arrossamenti localizzati. Il secondo tipo di veleno ha un potenziale fatale, ma fortunatamente le specie presenti sul nostro territorio ne sono sprovviste.
Come funziona la disinfestazione scorpioni
– Controllare e limitare il diffondersi degli artropodi –
Gli scorpioni trovano riparo negli accumuli di materiali quali legna, cassette della frutta e scatole. Chi vive in ambienti popolati da scorpioni deve evitare di immagazzinare per molto tempo questo genere di materiali. In possesso di cataste di legna e laterizi sarà necessario spostare di frequente i cumuli. Per la disinfestazione degli scorpioni è efficace l’uso di veleni a base di diazinone o dei piretroidi fotostabili.
Si tratta di insetticidi ad azione residuale prolungata che garantiscono effetti nel tempo, talvolta per mesi. La distribuzione dell’insetticida ha diverse modalità in base alla gravità dell’infestazione. In caso di infestazione considerevole, è consigliabile distribuire l’insetticida anche nelle zone esterne, come giardini e cortili. Nelle zone interne degli edifici e nei luoghi chiusi è consigliabile distribuire l’insetticida alla base di muri, mobili, nelle fessure e lungo gli stipiti delle porte, in quanto zone che potrebbero offrire riparo agli scorpioni.
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