Scoperto in Uganda nel 1947, il virus Zika è un flavivirus originario dell’Africa, endemico in vaste regioni africane e asiatiche, in particolar modo nelle zone tropicali. Negli ultimi mesi si sono registrati in tutto il mondo, Italia compresa, casi di persone contagiate dal virus contratto durante viaggi nelle aree endemiche.
Recentemente, si è verificata un’epidemia di Zika in Sud America, in particolare in Brasile, che ha richiesto l’intervento dell’esercito in supporto all’opera di disinfestazione da zanzare istituita nelle zone maggiormente colpite.
Metodi di trasmissione
La zanzara
Il virus Zika è trasmesso da numerose specie di zanzare, in particolar modo dalle zanzare Aedes aegypti, che costituiscono il vettore della febbre gialla e del dengue. Anche la specie Aedes albopictus, conosciuta come zanzara tigre, può costituire un vettore di diffusione importante. Le zanzare, pungendo una persona contagiata dal virus, si infettano a loro volta e, tramite puntura, diffondono il virus ad altri soggetti.
Trasmissione in gravidanza
In Brasile, l’aumento vertiginoso dei casi di microcefalia manifestatisi in concomitanza con l’epidemia di Zika, hanno fatto supporre una stretta relazione tra la malformazione e il contagio del virus durante la gravidanza. Si ipotizza quindi che il virus possa passare da madre a figlio per via placentare.
Trasmissione sessuale
Le autorità statunitensi hanno confermato un caso di febbre Zika trasmesso per via sessuale in Texas. Sebbene tale metodo di contagio costituisca un’evenienza piuttosto rara, alcuni casi isolati sono stati osservati anche in altre parti del mondo.
Sintomi
Spesso i sintomi del contagio da Zika sono di lieve entità, pertanto la diffusione della malattia rischia di essere sottovalutata.
Generalmente, i sintomi comprendono febbre moderata fino a 38,5 gradi ed altri sintomi parainfuenzali quali dolori muscolari e articolari, mal di testa ed eruzioni cutanee. I sintomi si manifestano dopo un periodo di incubazione variabile tra i 3 e i 12 giorni, ma in circa il 25% dei casi il contagio rimane asintomatico. Si sospetta però che possa portare allo sviluppo di una grave malattia neurologica conosciuta come sindrome di Guillain-Barré, che conduce ad un paralisi progressiva e può comportare esiti fatali.
Rischi
Se contratto in gravidanza, il virus Zika potrebbe determinare uno sviluppo anomalo del feto comportante microcefalia. La microcefalia è una grave malattia congenita che si manifesta con un ridotto sviluppo del cranio e conseguente deficit delle funzioni cognitive del soggetto colpito. Le autorità di Colombia, Salvador e Brasile sconsigliano alle donne di intraprendere nuove gravidanze nel breve periodo, almeno fin quando non si sarà arginata l’epidemia in corso, grazie all’imponente opera di disinfestazione da zanzare messa in campo dal Brasile.
Prevenzione e cura
Gli studi sono in corso ma, al momento, non esiste alcun vaccino ne una cura efficace contro il virus Zika. L’unica arma che abbiamo a disposizione è la prevenzione, che consiste principalmente nella disinfestazione zanzare al fine di impedire la proliferazione delle zanzare. Oltre alla disinfestazione, alle donne in gravidanza è caldamente consigliato l’utilizzo di repellenti anti-zanzare.