L’estate è ormai alle porte, il clima sempre più caldo ce lo ricorda praticamente ogni giorno, ma nel caso fortuito ce lo fossimo scordato, non ti preoccupare, c’è chi sta arrivando a ricordarcelo: gli insetti dell’estate. Chi sono? Beh, ce ne sono diversi, ma quelli che non ci molestano non ci interessano, possono serenamente continuare a completare il loro ciclo riproduttivo, quello che invece ci interessa sono gli insetti molesti, quelli che vengono a disturbare le nostre tranquille serate all’aperto, ma anche al chiuso: zanzare, pappataci, vespe, ma anche altri insetti che sebbene non ci pungono, possono rovinare alimenti e infestarci la casa. E allora, prima che l’estate diventi un vero incubo, vediamo come e da chi dobbiamo difenderci.
Il nemico n° 1: le zanzare
Il nemico numero uno delle nostre serate estive sono le zanzare, o meglio, questo è quello che era fino a qualche tempo fa, perché ora le zanzare tigre sono diventate il nemico numero uno anche delle nostre giornate, e lo sa bene chi abita in zone seriamente infestate. Vivere all’aperto diventa impossibile. Ci sono diversi tipi di zanzare, quella a cui noi eravamo abituati è la zanzara comune, o almeno quella che è la zanzara comune nel nostro territorio: la Culex pipiens. Questo fastidioso insetto può avere una grandezza variabile tra gli 0,8 e 2 millimetri e ha un colore che dà sul marrone/nocciola. La zanzara comune esiste da sempre, sembra si siano trovati resti fossili di oltre 50 milioni di anni fa, per cui possiamo affermare che accompagna l’evoluzione dell’uomo con grande tenacia. Una volta (anche qui dobbiamo dire che le cose sono cambiate in seguito al cambiamento climatico) la zanzara comune infestava le nostre serate solo nel periodo estivo, ma oggi, a voler ben guardare, in alcune zone non scompare mai. In generale, però, il suo periodo di massima diffusione è tra marzo e ottobre, delle volte anche novembre, ma la sua presenza è fortemente influenzata dalle temperature.
Chi ci punge è la zanzara femmina che necessita delle proteine del sangue per portare a compimento il suo ciclo riproduttivo, per questo, essendo un insetto emofago, succhia il sangue umano e animale. Mentre succhia il sangue col suo muso a cannuccia, inietta una sostanza anticoagulante che per l’uomo è irritante: è quella la sensazione di prurito che avvertiamo quando ci punge, nei soggetti particolarmente sensibili diventa molto fastidioso. La Culex depone le uova su piccole superfici d’acqua, per cui si deve stare particolarmente attenti a evitare che ristagni.
Come ci possiamo difendere: la zanzara comune è più attiva durante le ore del tramonto, ma anche della notte. Se stiamo all’aperto possiamo difenderci sia con metodi naturali che con sostanze chimiche. Ci sono delle ottime salviette alla citronella e al geranio che, in cambio di un forte profumo, possono risparmiarci il fastidio delle punture per esempio se ci troviamo a una cena all’aperto. Per chi voglia evitare assolutamente le punture o dovesse recarsi in una zona umida particolarmente a rischio infestazione, allora uno spray chimico è l’ideale, ma in questo caso, soprattutto se lo si deve erogare su un bambino (mai sotto i due anni), bisogna leggere bene le istruzioni. La prevenzione, tuttavia, resta la cosa migliore. A tale proposito va detto che sono molto funzionali le zanzariere, i fornellini elettrici, ma soprattutto una disinfestazione periodica professionale.
La zanzara tigre, l’invincibile
La zanzara tigre è arrivata da poco più di una decina d’anni nel nostro Paese, ma pare si sia trovata decisamente bene dato che è stata perfettamente in grado di adattarsi e di proliferare infestando, praticamente, tutto il territorio. Questa zanzara, il cui nome scientifico è Aedes albopticus, è tremendamente aggressiva. Più piccola rispetto alla zanzara comune, è di un colore scuro, nero, con delle striature bianche sulle zampe, da cui il nome popolare di zanzara tigre. Questo insetto è originario dell’Asia, ma come abbiamo detto è giunto facilmente in Italia e ci si è trovata fin troppo bene!
A differenza della zanzara comune, la zanzara tigre è molto più aggressiva, infatti punge ripetutamente, è in grado di pungere nella stessa zona anche 5 o 6 volte, e punge anche attraverso gli indumenti. La sua puntura è particolarmente irritante e nei soggetti sensibili può provocare grossi ponfi e ulcerazioni. Per quanto riguarda la riproduzione, la zanzara tigre non ha bisogno di grandi superfici d’acqua per deporre le uova, infatti è sufficiente che il punto dove le depone sia ben umido, una volta che le uova entrano in contatto con l’acqua si schiudono. In poche parole, se un sottovaso dovesse essere solo umido, ma senz’acqua, la zanzara tigre vi depone le uova e quando l’acqua finisce nuovamente nel sottovaso queste si schiudono. Cosa significa? Che si tratta di un insetto particolarmente resistente e prolifico, ovvero invincibile, o quasi.
Come ci possiamo difendere: per tenere lontano la zanzara tigre si possono usare dei prodotti specifici, sebbene quelli naturali non abbiano un grande effetto. Per quanto concerne i repellenti chimici, invece, bisogna utilizzare quelli specifici per zanzara tigre. Di solito c’è scritto sulla confezione. Assolutamente consigliate le zanzariere su tutte le finestre, mentre sono inutili le lampade al neon con scarica elettrica in quanto le zanzare tigre sono insetti che si muovono con disinvoltura durante le ore del giorno. Decisamente attive da marzo a ottobre, qualche volta anche novembre nelle zone più umide e calde, prediligono le ore più fresche della giornata, quindi mattino e sera, ma questo non significa che fanno la pausa pranzo, possiamo tranquillamente trovarle anche durante le ore del pomeriggio o della tarda mattinata.
Questo tipo di zanzara può trasmettere malattie anche molto pericolose come la Chi Kungunya e la Dengue, una febbre tropicale che può avere come esito anche la morte. Molto importante è la prevenzione, quindi si deve evitare di far ristagnare l’acqua e va fatta una disinfestazione professionale almeno un paio di volte all’anno, sia per le larve che per gli individui adulti, dato che vanno eliminati in diverso modo: solo agendo su entrambi, infatti, si possono ottenere ottimi risultati.
Piccoli e silenziosi, attenzione ai pappataci
Anche i pappataci sono degli insetti emofagi, si cibano quindi di sangue e sono conosciuti anche col nome di flebotomi. Sono decisamente più piccoli delle zanzare e, soprattutto, sono silenziosi come dei ninja. Anche in questo caso sono le femmine a pungere, come abbiamo visto nei due casi precedenti, per portare a compimento il ciclo riproduttivo. Nel nostro Paese sono particolarmente attivi in alcune regioni del sud, ma sono presenti praticamente su tutto il territorio da maggio a novembre. Generalmente i pappataci agiscono dal crepuscolo fino all’alba, sono quindi diretti concorrenti delle zanzare comuni, ma non amano i grandi spostamenti in volo. Se ti pungono vuol dire che sei vicino alla “loro” zona. Sai quindi dove bisogna agire. Nei soggetti sensibili la loro puntura può risultare anche molto dolorosa e provoca ponfi e prurito. Non bisogna poi sottovalutarne la potenziale pericolosità.
Infatti, sebbene si tratti di un insetto molto piccolo, la sua puntura può provocare la febbre dei pappataci che induce dei sintomi simili a quelli dell’influenza. Ma il rischio più grande lo corrono i cani che, se punti, possono contrarre una malattia terribile, la Leishmaniosi, malattia sovente asintomatica, che può essere trasmessa ad altri cani e anche all’uomo.
Come ci possiamo difendere: anche qui per difenderci possiamo utilizzare degli insetticidi o dei repellenti, sia naturali che chimici. Meno efficaci, invece, sono le zanzariere attraverso le quali questo piccolo insetto riesce a penetrare, quindi si dovrebbero montare zanzariere con maglie particolarmente strette. Per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe, invece, possiamo somministrare loro il vaccino specifico che impedisce di contrarre la malattia, anzi, è caldamente consigliato farlo se ci si reca in località particolarmente infestate. Resta però la soluzione migliore quella di disinfestare con prodotti professionali, quindi è bene affidarsi a una ditta specializzata che, dopo un’attenta analisi della situazione, riuscirà a elaborare la migliore strategia di disinfestazione.
Non solo punture
Attenzione però, gli insetti che ci possono rovinare le bellissime giornate estive in arrivo non sono solo quelli che pungono. Durante la stagione estiva, infatti, diventano fastidiose anche quelle che sono conosciute come farfalline del cibo, ovvero le tarme del cibo, quelle che si chiamano anche Tignole delle derrate e che fanno parte dell’ordine dei lepidotteri. A essere dannose però sono le larve, non l’insetto adulto. Infatti queste, oltre a mangiare grandi quantità di cibo, ma che per noi potrebbero essere irrisorie, lo contaminano con bava, escrementi, frammenti del loro corpo. Non sempre però tali contaminazioni possono essere visibili, motivo per cui si consuma tranquillamente il cibo.
Non solo, sono molte le persone che ritengono che una farfallina nella pasta o nella farina non produca alcun danno e che basta eliminarla per poter consumare tranquillamente il prodotto. Nulla di più falso e pericoloso, dato che ingerire del cibo contaminato dalle tarme degli alimenti può significare anche prendere una brutta intossicazione. Non solo, particolare attenzione la deve porre chi lavora nella lavorazione degli alimenti e che può contrarre dermatiti da contatto e specifiche allergie. Difendersi da questi insetti diventa un obbligo igienico sanitario per sé e per la propria famiglia.
Posto che il periodo di maggiore infestazione è durante la stagione estiva, ma che non cessa durante tutto l’anno, si dovranno eliminare tutte le derrate alimentari contaminate e ripulire perfettamente la dispensa, da cima a fondo e con prodotti igienizzanti. Per prevenire l’infestazione, invece, è bene conservare pasta e farine all’interno di contenitori di vetro o plastica dura, ma bisogna effettuare controlli periodici perché spesso le larve si trovano all’interno delle confezioni anche se sono chiuse.
Una lotta senza quartiere
In tutti questi tipi di infestazione, soprattutto quando è importante o ormai in fase avanzata, un’azienda di disinfestazioni è la soluzione migliore rispetto al fai da te perché ti assicura il risultato con una sola spesa. Non aspettare l’arrivo dell’estate, chiedici subito un preventivo https://hampton.it/preventivi/.