Se il morso del vampiro faceva tremare le belle fanciulle durante la visione del Conte Dracula, il morso dell’acaro è una storia che si sente molto spesso in giro e che, a onor del vero, suscita diversi dubbi.
In tanti, infatti, sono convinti di venire morsi, o punti, dagli acari durante la notte, ma cosa c’è di vero in tutto questo? Niente, ovvio. L’acaro non morde e non punge.
Eppure sono davvero in tanti quelli che mostrano segni rossi sul corpo dopo aver trascorso la notte nel letto. Ma le sognano le punture degli acari o c’è un fondo di verità in tutto questo? Vediamo di fare luce su questo “mistero”.
Prima ipotesi: le cimici del letto
C’è una prima spiegazione a tutto questo. In tanti confondono i morsi, o meglio, le punture delle cimici del letto con un’eventuale morso di acari.
Le cimici del letto sono piccoli insetti infestanti che trovano il loro ambiente ideale tra le pieghe e le cuciture del materasso. Queste si cibano del sangue umano, ecco perché pungono.
Il risultato di questi morsi sono delle punture rigonfie che in principio potrebbero non essere proprio facili da riconoscere, facilmente assimilabili a quelle di altri insetti, ma che dopo qualche giorno diventano riconoscibili e decisamente fastidiose.
Ma l’acaro non punge. Lo ribadiamo. Quindi potrebbe trattarsi di questo insetto, per esserne certi, se ci ritroviamo addosso delle punture simili a quelle delle zanzare, dobbiamo controllare che nelle lenzuola non vi siano tracce di deiezioni che di solito sono rossastre.
A questo punto basterà controllare tra le cuciture del materasso per capire se si tratta di cimici del letto. In caso affermativo ci si dovrà organizzare di conseguenza per eliminarle.
Gli acari possono essere colpevoli, ma non dei morsi
Gli acari possono darci dei problemi, ma non ci mordono. Tuttavia, pur non pungendo le persone, possono causare delle fastidiose irritazioni anche di una certa portata nelle persone più predisposte e sensibili.
L’acaro, infatti, è responsabile di allergie che danno luogo a eritemi, anche molto fastidiosi, e non solo. Tra le conseguenze principali di un’infestazione di acari ci sono soprattutto delle irritazioni a carico dell’apparato respiratorio, fino a dei veri e propri attacchi d’asma, difficoltà a deglutire, irritazione degli occhi, congiuntivite, prurito in gola e sul palato.
Non si tratta di sintomi seri, ma che comunque possono ridurre la qualità della vita se non si elimina il problema alla radice, vale a dire eliminando la polvere.
Perché l’acaro vuole stare vicino a noi?
Ma se gli acari non ci mordono e non si cibano del nostro sangue allora perché vogliono viverci così a stretto contatto?
Semplice, perchè si cibano di pelle morta, forfora, piccoli resti della nostra pelle. Ecco perché ci stanno a stretto contatto. Il loro ambiente ideale è la polvere, per cui più se ne accumula, maggiore sarà il rischio di un’infestazione da acari.
Questi, infatti, proliferano negli ambienti caldi e umidi, ecco perché per evitare una vera e propria infestazione è bene pulire spesso tutti gli ambienti in cui si soggiorna.
L’acaro non agisce solo di notte. Essendo questi piccoli animaletti microscopici, non possono essere visti a occhio nudo. Dove si trovano quindi? Ovunque, ma soprattutto nelle camere dove ci sono tende, tappeti, pupazzi di peluche, cuscini, libri.
Come evitare un’infestazione di acari: le buone abitudini
Come detto, anche se gli acari non mordono possono creare diversi problemi, ecco perché è molto importante evitare una loro proliferazione. Ma come?
Semplicemente seguendo quelle che non sono vere e proprie regole, ma piuttosto buone abitudini. Per prima cosa la pulizia degli ambienti. Tutto va sempre almeno pulito con l’aspirapolvere, in modo che si accumuli meno polvere possibile.
Lenzuola e tendaggi vanno puliti e cambiati di frequente, se non tutti i giorni almeno ogni due o tre. Altro punto fondamentale è poi il materasso. Questo andrebbe sistematicamente pulito prima con aspirapolvere poi con vaporella, infine lasciato all’aria almeno una mezz’ora in modo che non rimanga umidità.
Certo, non è un lavoro che si può fare tutti i giorni, ma almeno una volta alla settimana o ogni dieci giorni sarebbe opportuno.
Se si soffre di disturbi dell’apparato respiratorio, come asma, è consigliabile eliminare peluche tende, cuscini e tappeti, cercando di rendere l’ambiente quanto più essenziale possibile in modo da tenerlo sempre pulito e fresco.
Solo in questo modo sarà possibile scongiurare una proliferazione degli acari. Non dimentichiamo poi di mantenere la temperatura degli ambienti tra i 18 i 22 gradi massimo durante la stagione invernale in modo da rendere il clima non troppo confortevole per gli acari che amano il caldo-umido. Durante la stagione estiva, ma anche in inverno, è opportuno utilizzare dei deumidificatori.
Se l’infestazione è in atto?
E se l’infestazione di acari è già in atto? Allora le cose si fanno decisamente più serie. Ci sono diversi dispositivi che aiutano ad eliminarli, come piccoli apparecchi a ultrasuoni, che li disturbano e impediscono loro di riprodursi, oppure spray, fumi, ma di solito, se l’infestazione è in fase avanzata, non sortiscono un grande effetto.
Per una disinfestazione definitiva, quindi, occorre rivolgersi a dei professionisti del settore che in breve tempo elimineranno il problema. Alla polvere, però, poi dovrete pensarci voi!