Ogni anno, secondo l’Istituto Superiore di Sanità , sono circa 9 milioni di perone che soffrono di allergie legate all’apparato respiratorio: la sensibilizzazione agli acari della polvere riguarda il 5-7% della popolazione, forme lievi incluse, che sono il 15%. In generale il 15-20% della popolazione soffre di allergie e il fenomeno, soprattutto tra le donne e i bambini, è in aumento. Preoccupanti anche i dati sull’asma: nell’80% dei casi d’asma nei bambini e nel 50% dei casi d’asma negli adulti si tratta di una forma allergica, quindi dovuta alla risposta delle IgE. Ma come si riconosce un’allergia agli acari? Quali sono i sintomi più comuni?
Allergia agli acari, come si riconoscono i sintomi principali
Gli acari, che sono degli artropodi, infinitamente piccoli e invisibili a occhio nudo, si cibano prevalentemente di desquamazioni dell’uomo, come forfora e pelle morta, ma anche di desquamazioni animali. Ma perché c’è un così largo aumento di soggetti allergici? La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: infatti la causa sono le abitazioni moderne.
Oggigiorno tutti disponiamo di impianti di riscaldamento e umidificatori, così, senza volerlo, creiamo quello che è il microclima ideale per la proliferazione degli acari. Questi piccoli artropodi si diffondono nelle nostre case mediante la polvere dando luogo a un’infestazione di acari. A dare la reazione allergica però sono i resti degli acari morti e le loro feci. Ci sono vari tipi di reazione allergica, si va da sintomi meno gravi, a quelli più seri. I sintomi principali sono a carico delle vie respiratorie, ma non mancano anche congiuntiviti e dermatiti.
- Infiammazione delle vie respiratorie:
Tra i sintomi più comuni c’è senza dubbio l’infiammazione delle vie respiratorie. A contatto con gli allergeni si possono ravvisare sintomi quali prurito intenso alla gola, rinite, starnuti continui, ostruzione nasale, naso che cola, fino ad arrivare a sintomi più importanti come oppressione toracica, tosse secca, difficoltà di respirazione, dispnea durante il sonno.
- Irritazione occhi:
Gli occhi possono irritarsi notevolmente a contatto con gli allergeni. In genere si inizia a sentire un intenso prurito nella congiuntiva, fino a una vera e propria infiammazione. Gli occhi possono apparire arrossati e gonfi, con lacrimazione anche intensa. Questi sintomi possono comparire assieme alla rinite e al naso che cola.
- Dermatiti:
Gli allergeni provocano anche irritazioni cutanee, nello specifico, quando si entra in contatto con la polvere, possono comparire sulla pelle come degli eritemi, possono formarsi bolle e avere prurito intenso sull’eruzione cutanea. In genere questo sintomo regredisce spontaneamente in poche ore.
Diagnosi delle allergie, non sempre è facile
Diagnosticare un’allergia agli acari non sempre è una cosa facilissima perché spesso ci si può confondere con i sintomi di un normale raffreddore. Tuttavia, basta recarsi dal proprio medico per fare degli accertamenti. Se i sintomi non rientrano nel giro di una settimana, è molto probabile che si tratti di allergia, chiaramente per averne la certezza si dovrebbero effettuare degli esami ematici e dei test cutanei.
Cosa si può fare per migliorare la vita degli allergici agli acari
Se si riscontra un’allergia agli acari la prima cosa che si deve fare è cercare di diminuirne la presenza nella propria abitazione. Purtroppo gli acari proliferano con una certa rapidità se vi sono le condizioni ambientali adatte, quindi come abbiamo visto prima, quando la temperatura degli ambienti è superiore ai 20° e se questi sono anche sufficientemente umidi.
Si devono quindi evitare queste condizioni per farlo basta:
- Mantenere la temperatura attorno ai 19°, massimo 20°, umidificare va bene, ma senza eccedere.
- Bisogna poi areare i locali quotidianamente e curane molto bene l’igiene.
- Utilizzare una vaporella per le pulizie giornaliere è un’ottima soluzione. Quello che però bisogna necessariamente fare è evitare che la polvere si accumuli in modo da creare un ambiente poco favorevole per la proliferazione degli acari.
- Eliminare tutti gli oggetti che consentono un facile accumulo di polvere è consigliato, quindi si dovranno rimuovere eventuali pupazzi di peluche, tappeti, tendaggi, ma anche oggetti come soprammobili, o per lo meno ridurne la quantità .
- Cambiare quotidianamente la biancheria del letto e se si opta per mantenere dei tappetti, sbatterli e spazzolarli almeno due o tre volte alla settimana.
Rimedi fai da te contro gli acari
Oltre a osservare le buone norme di igiene, si possono acquistare in farmacia o comunque nei negozi specializzati degli spray repellenti che aiutano a contenere la diffusione degli acari. Questi vanno spruzzati praticamente su ogni superficie, ma in generale è bene irrorare lenzuola e materasso.
Purtroppo questo non è sufficiente in caso di allergie importanti, ma si può richiedere una disinfezione dei locali della casa. Un professionista del settore ha infatti la possibilità di utilizzare dei prodotti specifici in modo da ridurre drasticamente, e in brevissimo tempo, la popolazione degli acari.
Il vaccino sublinguale
Dobbiamo infine citare il vaccino sublinguale, un farmaco che va assunto per avere una protezione di circa un mese. Si tratta di un farmaco in commercio ormai da diversi anni ma che nel corso del tempo è stato certamente migliorato, nei casi più seri di allergia agli acari è il caso di provarlo.