Riconoscimento dei Roditori
I Roditori, così denominati per la loro abitudine di “rosicchiare”, sono un ordine di mammiferi che comprende attualmente più di 2200 specie, alcune delle quali (nella fattispecie quelle appartenenti alla famiglia dei Muridi) sono specie sinantropiche e commensali dell’uomo, ovvero si sono adattate a condividere gli habitat occupati dall’uomo e a sfruttarne le risorse alimentari.
E’ molto importante saper riconoscere la presenza dei Roditori in un ambiente, al fine di poter procedere ad un intervento di derattizzazione tempestivo. Quali sono i tipi di Roditori (Ratti e Topi) piu’ comuni in Italia? Impariamo a conoscerli per combatterli meglio!
TOPOLINO DI CAMPAGNA (Mus musculus): corpo slanciato, muso appuntito, orecchie grandi, occhi molto piccoli. Si tratta di un animale vivace e dal metabolismo molto rapido per cui è sempre alla ricerca di cibo che accumula nella tana in modo da potersi nutrire spesso.
Benché sia più attivo di notte, proprio per le sue esigenze alimentari, spesso si rende visibile anche di giorno, sebbene manifesti comportamenti prudenti nei confronti dell’uomo.
Preferisce le abitazioni dove vive e nidifica scegliendo posti tendenzialmente caldi e asciutti (soffitte, intercapedini murarie, mobili, granai, spazi sotto i pavimenti). Forma tane utilizzando tritume di tessuti, carta, erba e materiali simili.
Tracce fecali sottili e appuntite delle dimensioni di un granello di sesamo.
Raggiunge la maturità sessuale a 2-3 mesi di vita e la gestazione dura da 18 a 21 giorni; ogni femmina ha 4-5 (fino a 10) gravidanze all’anno con 4-10 nati per parto (circa 50 all’anno).
Le infestazioni provocano seri danni in ambito agricolo e rurale (piantagioni) ma possono rappresentare un grave problema igienico sanitario anche all’interno di abitazioni e attività economiche in quanto escrementi e urine sono fonte di contaminazione per oggetti e alimenti.
RATTO DELLE CHIAVICHE O PANTEGANA DI FOGNA (Rattus norvegicus): corpo tozzo, muso arrotondato, orecchie piccole, occhi piccoli, lunghezza della coda inferiore alla restante lunghezza del corpo.
Specie molto attiva e all’occorrenza aggressiva che vive in comunità di consanguinei organizzate in società patriarcali. Attivo principalmente di notte, è molto abitudinario per cui si alimenta e frequenta sempre gli stessi posti.
Ottimo scavatore e nuotatore che si adatta a moltissimi ambienti preferendo comunque luoghi umidi (fossati, reti fognarie, aree sotterranee).
Tracce fecali tozze simili a un nocciolo di oliva.
Raggiunge la maturità sessuale a 70-80 giorni di vita e la gestazione dura 21-24 giorni; ogni femmina ha 4-5 (fino a 8) gravidanze all’anno con 8-12 nati per parto (circa 38 all’anno).
Le infestazioni rappresentano in tutti i casi un problema igienico-sanitario serio in quanto i ratti di fogna sono serbatoio di moltissime malattie trasmissibili all’uomo e agli animali domestici.
RATTO DEI TETTI O RATTO NERO (Rattus rattus): corpo slanciato, muso appuntito, orecchie e occhi grandi, dorso scuro e addome chiaro, lunghezza della coda che sopravanza la lunghezza del resto del corpo.
Vive in colonie, la cui numerosità è spesso legata alla quantità di cibo disponibile. Ha comportamenti e abitudini alimentari caratterizzati da elevata diffidenza ed è certamente il più intelligente fra le tre specie di Muridi infestanti.
E’ un buon nuotatore ma è soprattutto un agilissimo arrampicatore e mostra estrema adattabilità agli ambienti più diversificati. In ambito rurale (allevamenti, granai, magazzini derrate) il suo controllo, in caso di infestazioni, è molto complesso e va sicuramente affidato a personale esperto.
Tracce fecali simili a quelle del ratto di fogna per dimensioni ma di forma allungata.
Raggiunge la maturità sessuale a 2-3 mesi di vita e la gestazione dura 20-22 giorni; ogni femmina ha 5-6 (fino a 8) gravidanze all’anno con 6-8 nati per parto (circa 35 all’anno).
In caso di infestazioni è necessario un intervento di derattizzazione tempestivo affidato a personale competente. Questa specie è considerata principalmente coinvolta nell’epidemiologia della salmonellosi per contaminazione di alimenti e superfici.
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Segni di presenza dei Roditori
In ambienti confinati così come all’interno delle abitazioni è possibile riscontrare la presenza di topi e ratti in modo diretto, ovvero a seguito di avvistamento di soggetti vivi o morti nelle aree interne, oppure in modo indiretto tramite i loro segni di presenza.
Fra i più comuni segni di presenza del passaggio dei Roditori, quelli più facilmente riscontrabili sono certamente le tracce fecali, dalle quali è peraltro possibile risalire quasi sempre alla specie di roditore presente.
Ratti e topi hanno tendenzialmente un atteggiamento schivo nei confronti dell’uomo e sono attivi anche di notte per cui tendenzialmente in presenza di infestazioni è quasi sempre più probabile riscontrare la presenza delle feci (o delle urine). Queste feci, se prodotte da poco hanno una consistenza morbida ma compatta e al tatto tendono a schiacciarsi ma non a rompersi. Sono facilmente confondibili con le feci di altri piccoli animali, principalmente pipistrelli, piccoli rettili e anfibi che però, essendo tendenzialmente insettivori producono feci friabili al tatto in quanto contenenti la chitina non digerita degli insetti di cui si nutrono.
Le feci di rettili e anfibi inoltre presentano tracce di urati (di colore bianco) che le distinguono chiaramente da quelle dei Roditori.
Trascorso del tempo (in genere oltre le 24 ore) e in base alle condizioni ambientali le feci dei Roditori diventano molto dure. Il riscontro di questo elemento è importante per capire da quanto tempo è in atto l’infestazione e se vi è stato passaggio recente.
I Roditori defecano negli stessi posti ove si muovono, si alimentano o bevono, per cui è importante individuare questi segni di presenza, tenendo sempre presente che topi e ratti adottano comportamento tigmotattico nei loro movimenti, ovvero tendono a muoversi lungo il perimetro degli ambienti mantenendo un lato del corpo a contatto con le pareti per protezione.
Pertanto lungo il perimetro dei locali è possibile individuare spesso la presenza di feci ed escrementi. Le feci di Ratti e Topi presentano caratteristiche che consentono di risalire alla specie di appartenenza.
Il Topo domestico (Mus musculus) produce feci sottili di dimensioni ridotte (non oltre il centimetro di lunghezza) con estremità affusolate.
Il Ratto nero (Rattus rattus) feci di 1-1,5 cm a forma di falce ma coi margini arrotondati.
Le feci del Ratto delle chiaviche o ratto di fogna (Rattus norvegicus) sono feci di dimensioni maggiori che arrivano anche ai 2 cm di lunghezza, aventi forma tozza che spesso ricorda il nocciolo di un’oliva.
In ogni caso, è sempre consigliabile consultare un esperto del settore per un riconoscimento attendibile, pertanto è sempre utile conservare un campione fecale avendo accortezza di raccogliere sempre il materiale utilizzando guanti usa e getta di protezione e riponendolo in un contenitore ben chiuso.
Altri segni di presenza sono le erosioni provocate da questi animali sia a carico di derrate alimentari sia di altri materiali come plastica, cartone, tessuti, imballaggi vari, etc.
Un tecncico esperto è, inoltre, in grado di poter individuare anche altri segni di presenza come ad esempio le tane, i segni untuosi lasciati lungo i tragitti percorsi o le impronte su superfici polverose.
Ambienti favorevoli ai Roditori
Tutte le specie elencate condividono gli ambienti urbani e rurali con l’uomo, si nutrono erodendo le derrate alimentari, e possiedono uno scheletro assai flessibile che consente loro di accedere alle strutture anche da aperture molto piccole (4 mm di diametro nel caso del topolino domestico).
In generale, comunque, i Roditori preferiscono ambienti riparati, dove possano trovare facili nascondigli o vie di fuga ma soprattutto dove sia possibile trovare cibo per sfamarsi. Per questo le case e tutte le strutture dove si trovano alimenti sono luoghi potenzialmente attaccabili dai Roditori.
Come arrivano i Roditori?
I Roditori si sono diffusi nel mondo tramite lo spostamento delle merci, essi si introducono in una nuova struttura sfruttando punti di accesso nascosti o non ben visibili e sono in grado di insegnare ad altri soggetti della colonia i percorsi praticati.
Per cui, una volta che un Ratto o un Topo entrano in una struttura, difficilmente resteranno soli.
Le vie di accesso possono avvenire anche tramite impianti elettrici o idraulici, attraverso fori in intercapedini o pareti, tramite parti alte come tetti o finestre.
È possibile, anche che i Roditori vengano trasportati con merci provenienti da mezzi di trasporto o magazzini infestati.
Rischi per la salute dovuti ai Roditori
Vivere a contatto con questi animali, infatti, oltre a creare stati psicologici ansiosi nelle persone a causa del senso di repulsione che spesso proviamo per essi, può essere causa della diffusione di patologie veicolate da agenti patogeni legati alla loro presenza.
Si consideri che attualmente il coinvolgimento epidemiologico accertato di topi e ratti riguarda circa 35 malattie in tutto il mondo.
La trasmissione all’uomo può avvenire per via
- diretta (contatto diretto coi Roditori o loro carcasse, morso, contatto con urine, feci, saliva di Roditori anche per contaminazione di acqua e alimenti);
- indiretta (tramite zecche, pidocchi, pulci in grado di trasmettere l’agente patogeno dal Roditore all’uomo).
In caso di presenza di feci e urine di Roditori è necessario procedere a una disinfezione opportuna di oggetti e strutture considerando che eventuali alimenti e bevande potenzialmente contaminati vanno eliminati.
Qualora la disinfezione richieda di intervenire in spazi circoscritti o in caso di ingresso accidentale di un roditore in casa, è possibile utilizzare disinfettanti a uso casalingo (a base di cloro oppure di acido peracetico) dopo aver asportato lo sporco (feci).
In ambienti molto grandi, o in caso di infestazioni consistenti la disinfezione va affidata a esperti del settore poiché è necessario valutare anche i parametri e le caratteristiche dell’ambiente su cui intervenire (ad esempio scuole, ospedali, cliniche, strutture ricettive, industrie alimentari, etc…).
Prevenzione delle infestazioni da Roditori
La lotta ai roditori infestanti deve prevedere, innanzitutto, rigorose azioni di prevenzione.
Di seguito è possibile prendere visione di alcuni aspetti che possono contribuire ad allontanare i Roditori dalle strutture dove abitano o lavorano le persone:
- le aree perimetrali esterne devono essere pavimentate ed adeguatamente drenate in modo da evitare ristagni d’acqua;
- le aree perimetrali esterne, per una fascia di 8-10 metri, devono essere sgombre da materiali vari e tenute pulite;
- per le aree più lontane, se non pavimentate, deve essere previsto un efficace controllo della vegetazione spontanea, ricorrendo a interventi meccanici di sfalcio;
- le pareti devono essere il più lisce possibile e gli infissi installati sul margine esterno, oppure sul margine interno del muro ma con davanzale inclinato verso l’esterno, in modo da ostacolare l’arrampicata;
- tutte le finestre e le eventuali altre aperture utilizzate per il ricambio dell’aria (comprese le porte) devono essere dotate di sistemi anti-intrusione (spazzole, soglie, gomme);
- le porte di servizio devono essere ad apertura e chiusura automatica in modo da ridurre il più possibile il tempo di apertura; è anche possibile dotare le aperture di doppie porte automatiche (bussole); tutte le altre porte devono rimanere chiuse, comprese quelle di comunicazione tra i reparti;
- stipiti e battenti delle porte devono essere integri e a tenuta;
- tutti i pozzetti di ispezione degli impianti sotterranei devono essere chiusi;
- tutte le canaline passacavi devono essere chiuse (spesso rappresentano vie preferenziali per i Roditori);
- Tutti i fori predisposti per il passaggio di impianti elettrici e idraulici devono essere sigillati;
- tutti gli scarichi devono essere adeguatamente sifonati per evitare la risalita degli infestanti e periodicamente trattati per evitare la proliferazione di insetti;
- i rifiuti devono essere evacuati dai reparti almeno con cadenza giornaliera e il loro stoccaggio deve essere fatto in idonei cassoni possibilmente chiusi; questi devono essere posti in una piazzola pavimentata in modo da agevolarne la pulizia e ubicata in un punto lontano dallo stabilimento;
- gli impianti e le merci, devono essere posti sollevati da terra e distanziati di almeno 30-50 cm dalle pareti, in modo da limitare la possibilità di infestazione e consentire periodiche pulizie ed ispezioni;
- i bancali (soprattutto quelli in legno) non devono essere accatastati all’aperto, dove prendono umidità, sviluppano muffe e ospitano insetti che vengono poi veicolati nei reparti;
- reparti e macchinari temporaneamente non in uso devono essere ben puliti e coperti per ripararli dalla polvere, in modo da evitare che diventino un ricovero per insetti e roditori;
- il personale che lavora nelle aziende deve essere adeguatamente informato e formato sull’importanza di assumere comportamenti che favoriscano l’igiene e la pulizia.
Problemi legati a Ristoranti e Settore Alimentare
Le normative in materia di autocontrollo fra le quali la Direttiva CE n°93/43 e il D.L. 155/97 oggi sostituite dal Reg. CE 852/04 e dal Reg. CE 183/05, insieme ai disciplinari di produzione controllata ed integrata (Standard IFS, AIB, BRC) e norme volontarie hanno contribuito a limitare ulteriormente l’impiego delle esche rodenticide nelle filiere agroalimentari con particolare riferimento ai locali di produzione, lavorazione, stoccaggio e somministrazione.
Poiché questi ambienti sono costantemente minacciati dalla presenza dei Roditori, all’interno dei piani di autocontrollo è necessario prevedere un piano di monitoraggio dei Roditori che consenta agli operatori del settore alimentare di intercettarne la presenza prima che questa diventi un problema per l’attività produttiva oltre che per la salute pubblica.
Il piano di monitoraggio deve prevedere anche le azioni di controllo e prevenzione previste.
Sistemi di cattura dei Roditori
La presenza di topi in casa o in un’azienda è un problema che spesso può cogliere impreparati: quali trappole per topi scegliere? Quali sono realmente efficaci? Ci sono effetti collaterali per persone ed altri animali?
In questo articolo cercheremo brevemente di dare una panoramica sulle tipologie di trappole per Roditori utilizzabili e gli usi consentiti o più idonei.
I sistemi utilizzati per gli interventi di derattizzazione ad oggi prevedono sostanzialmente l’uso di due tipologie di dispositivi:
- Dispositivi di erogazione di rodenticidi anticoagulanti ovvero stazioni di avvelenamento (o bait-station) contenenti bocconi con principio attivo bloccati all’interno del dispositivo per evitarne lo spargimento accidentale, e quindi la potenziale ingestione da parte di persone o animali non-target.
- Trappole a cattura, di varie dimensioni e modelli. Le più semplici sono piastre collanti con attrattivo alimentare che trattengono il Roditore il quale muore poi per inedia o disidratazione. Vi sono poi trappole a scatto simili a piccole tagliole. Poiché in alcuni casi questi sistemi sono comunque considerati cruenti, esistono oggi altre trappole, che utilizzano sistemi con bascule o botole, in grado di catturare gli esemplari ancora vivi, in modo da poterli allontanare dal sito di cattura senza riservare trattamenti cruenti all’animale.
Altri sistemi, disponibili anche sul libero mercato, quali ultrasuoni o repellenti, non hanno mostrato risultati soddisfacenti in condizioni di campo, e ad oggi non vi è una buona letteratura scientifica a supporto della loro reale efficacia.
Per quanto riguarda gli erogatori di esca rodenticida, questi devono essere utilizzati sempre con grandissima cautela e preferibilmente da personale tecnico opportunamente formato. L’utilizzo di rodenticidi anticoagulanti in aree esterne, così come in aree localizzate, deve essere sempre opportunamente segnalato, in quanto, malgrado tutte le precauzioni possibili, minimi rischi legati a ingestione accidentale da parte di organismi non target non sono del tutto eliminabili.